40 Settimana di gravidanza

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Aggiornato il: 9 Settembre 2023
Di Gravidanza360

Sei arrivata al termine della gravidanza, e il giorno del parto si avvicina velocemente.

Mentre ti stai tenendo pronta per l’inizio del travaglio – che può capitare da un momento all’altro – devi tener conto che solo il 5% circa dei bambini nasce alla data esatta del termine previsto(1).

È abbastanza comune, specialmente nel caso delle neomamme, portare in grembo il bambino un paio di settimane in più anche perché un’induzione del travaglio spesso non viene presa in considerazione fino alla quarantaduesima settimana.

Il bambino alla 40°settimana di gravidanza

Gli organi sensoriali

Tutti i cinque i sensi del tuo bambino si sono sviluppati a sufficienza, dato che è già pronto per venire al mondo.

La sua vista è ancora piuttosto debole, infatti non è ancora capace di distinguere oggetti posti a più di qualche centimetro di distanza.

Tuttavia il suo udito gli consentirà di riconoscere dopo la nascita la tua voce e quella del tuo partner quando gli parlerete (2).

L’aspetto esteriore

Il bambino continua a perdere lo strato ceroso di vernice caseosa e di lanugo, tracce dei quali si possono spesso trovare sul suo corpo, assieme al liquido amniotico ed al sangue di cui, dopo il parto, è ricoperto (3).

I bambini nati dopo la quarantunesima settimana, probabilmente avranno alla nascita una pelle più asciutta(4).

I neonati hanno di solito le unghie lunghe che, dopo la nascita, dovranno essere accorciate affinché non si graffino (5).

La posizione fetale

Il bambino si trova raggomitolato nel limitato spazio all’interno all’utero, con le braccia e le gambe ripiegate sul petto.

È piuttosto comune che i neonati rimangano in questa posizione fetale anche dopo la nascita(6).

Si pensa che ciò dipenda dal fatto che, dopo essere rimasti a lungo in questa posizione, hanno bisogno di un po’ di tempo per rendersi conto di avere molto spazio per stiracchiarsi (7).

Il feto durante la quarantesima settimana di gravidanza

I riflessi del bambino

Il bambino ha già sviluppato le sue abilità ed i suoi riflessi di base come il riflesso di suzione che lo aiuterà a nutrirsi ed a sopravvivere dopo la nascita(8). Tra gli altri riflessi che ha al momento della nascita, ricordiamo,

  • il riflesso della marcia automatica (o stepping) per cui quando viene sostenuto sotto le ascelle e coi piedi appoggiati su una superficie piana, accenna a camminare,
  • il riflesso di prensione palmare o riflesso di grasping, ovvero l’istinto innato di stringere una cosa nel palmo della mano,
  • il riflesso di trasalimento (startle) che comprende tutta una serie di singoli movimenti (9).

Gli organi interni

Tutti i suoi organi interni sono completamente maturi. Sono pronti ad assumere le loro rispettive funzioni una volta che il bambino sarà uscito dall’utero.

Il cervello ed i polmoni sono i soli organi che continuano a svilupparsi dopo la nascita del bambino(10).

Il suo fegato ha già immagazzinato abbastanza amido da poter iniziare la produzione di glucosio dopo la nascita, mentre il fluido immagazzinato nel suo corpo lo aiuta a superare il primo giorno dopo la nascita, finché non è disponibile il latte materno (11).

Le ossa ed il cranio

Le ossa del suo cranio devono ancora fondersi assieme (ciò per consentire loro di sovrapporsi per far passare la testa del bambino facilmente attraverso il canale del parto) (12).

Per questo motivo, è piuttosto comune che nascano dei bambini con una testa di vaga forma conica, che gradualmente poi diventerà rotonda durante le prime settimane di vita.

Sulla sua testa ci sono anche due punti morbidi, detti “fontanelle”, che facilitano il parto.

La fontanella posteriore si indurisce durante i primi 3-4 mesi di vita del bambino, mentre quella anteriore ci mette dagli 8 ai 15 mesi per saldarsi(13).

Quanto è grande

Il bambino è grande all’incirca come una piccola zucca. È lungo circa 51 centimetri (14) e pesa quasi 3,5 chili(15).

Alla nascita, i maschietti tendono spesso ad essere leggermente più pesanti delle femmine.

La posizione del feto

Il feto è pronto per il suo viaggio attraverso il canale del parto, già con la testa situata nella tua pelvi.

Tuttavia, è ancora del tutto normale se il tuo bambino dovesse posizionarsi così solo prima dell’inizio del travaglio, specialmente se questa non fosse la tua prima gravidanza(16).

In caso di una posizione podalica (posizione in cui il bambino rimane con i piedi verso il basso), il medico potrebbe ritenere di programmare un taglio cesareo(17).

Tuttavia, c’è ancora tempo per provare a girare il bambino nella corretta posizione facendo degli esercizi di angolatura pelvica e inginocchiandosi: il che implica che la madre debba stare in posizione capovolta per un certo tempo, così da lasciare che il bambino si giri(18).

La donna alla quarantesima settimana

Mentre il bambino sta scendendo nell’addome, il tuo pancione cala leggermente, e ciò sta ad indicare che il giorno del parto si avvicina velocemente.

Lasciando più spazio allo stomaco e ai polmoni per espandersi, questa sua discesa potrebbe ridurre alcuni sintomi come i bruciori di stomaco, il meteorismo, la perdita di appetito, i dolori costali e la mancanza di fiato.

Per contro, l’aumento di pressione sulla vescica potrebbe peggiorare il sintomo delle frequenti minzioni.

Test ed esami alla quarantesima settimana

Il tuo medico potrebbe avere la necessità di una cardiotocografia (CTG) per valutare la salute del bambino, e per controllare la presenza di eventuali complicazioni.

La CTG consiste nel monitoraggio dell’attività muscolare del feto, nonché del suo battito cardiaco, allo scopo di accertare che stia bene(19).

cardiotocografia

Cardiotocografia (CTG)

Un’altra procedura di routine che viene fatta in questa settimana è costituita dall’esame pelvico, che ha lo scopo di controllare se la tua cervice ha iniziato a dilatarsi, ad assottigliarsi (effacing) e ad ammorbidirsi.

Ciò aiuta il medico a fare una stima del tempo mancante all’inizio del travaglio(20).

L’esame cervicale aiuta anche a decidere se sia necessario indurre il travaglio.

Il medico monitorerà da vicino la salute tua e quella del bambino, nel caso stessi oltrepassando la data terminale.

Un’ecografia potrebbe venire fatta allo scopo di controllare il bambino e la placenta, poiché quest’ultima potrebbe iniziare a deteriorarsi nel caso si oltrepassasse di molto la quarantesima settimana(21).

I sintomi della quarantesima settimana

Sintomi che si possono avere nel corso di questa settimana possono essere costituiti da,

  • dolore al legamento rotondo dell’utero;
  • contrazioni di Braxton Hicks(22)
  • dolore pelvico;
  • dolore al coccige;
  • dolore acuto e crampi alle gambe(23)
  • irrigidimento occasionale e dolore acuto allo stomaco, con sensazione di pressione nella pelvi(24)
  • prurito alla cute, specialmente attorno alla pancia, alle cosce ed al seno;
  • cambiamenti nel seno, da cui continua a fuoriuscire il colostro (denso e giallognolo, in preparazione all’allattamento);
  • smagliature;
  • edema o gonfiore di mani, piedi e caviglie(25)
  • mal di testa ed affaticamento;
  • gola infiammata e vampate di calore;
  • costipazione;
  • dolori articolari, all’inguine e alla schiena;
  • sindrome delle gambe senza riposo ed insonnia(26)
  • depressione e sbalzi d’umore;
  • “nesting”: ti senti piena di energie tanto da pulire ogni angolo della casa per prepararla all’arrivo del bambino.

I segnali di travaglio nella 40°settimana

Fai attenzione ai seguenti segnali mentre ti stai avvicinando alla data di termine:

  • contrazioni che non scompaiono quando cambi posizione, e che si fanno più frequenti con il tempo (5 o più contrazioni in un’ora)(27)
  • abbondanti secrezioni acquose (perdita di liquido amniotico), che indicano la rottura delle acque(28)
  • sanguinamento vaginale;
  • aumento delle secrezioni vaginali;
  • secrezioni mucose marrone chiaro, rosacee o sanguinolente (perdita del tappo mucoso);
  • crampi addominali simil-mestruali;
  • dolore sordo o pulsante alla parte bassa della schiena(29)
  • nausea e diarrea.

L’induzione del travaglio alla quarantesima settimana

A meno che non ci siano dei pericoli per la madre o per il bambino, i medici generalmente non inducono il travaglio nella quarantesima settimana, poiché si reputa che più il bambino rimane nell’utero, minori saranno le complicanze postparto(30).

Tuttavia, un’induzione del travaglio potrebbe essere necessaria, nel caso non dovesse iniziare da solo verso la quarantaduesima settimana(31).

L’induzione al parto potrebbe essere necessaria anche nei casi di,

  • rottura delle acque, o un basso livello di liquido amniotico a causa di altre ragioni(32)
  • sviluppo di condizioni infettive potenzialmente dannose per il bambino;
  • rischio di complicazioni materne come diabete gestazionale o preeclampsia(33)
  • insufficienza placentare;
  • sospetto di problemi nello sviluppo del bambino.

Metodi naturali per indurre il travaglio

Ci sono molti metodi naturali, come l’olio di ricino, l’olio di enagra e l’aceto balsamico che comunemente si crede possano indurre il travaglio, e che vengono usati da molte donne tra la trentanovesima e la quarantesima settimana(34).

Si crede spesso che sia utile anche mangiare ananas, cioccolato e cibi piccanti, assieme ai rapporti sessuali.

Sebbene la maggior parte di questi metodi siano abbastanza sicuri, non esistono prove scientifiche circa la loro efficacia.

Ad esempio, non è stato provato scientificamente che i cibi piccanti inducano il travaglio (però spesso, dati i loro tempi di digestione più lunghi, portano a bruciori di stomaco estremi e caviglie gonfie)(35).

Alcune tisane, come il tè di foglia di lampone, sono considerate utili per ridurre la lunghezza del travaglio rendendo più efficaci le contrazioni(36).

È comunque sempre raccomandabile consultare il tuo medico prima di utilizzarli allo scopo di conoscere eventuali rischi per il bambino.

Quando chiamare il medico

Prendi contatti col medico nei seguenti casi:

  • una diminuzione nei movimenti fetali durante la conta dei calci;
  • uno o più segni di travaglio sopra descritti;
  • una sete eccessiva, stordimento e secchezza della bocca accompagnate da urgenza nell’urinare, produzione di poca urina, stanchezza e nausea (potrebbero indicare diabete gestazionale)(37)
  • un affaticamento estremo, mali di testa persistenti ed improvvise alterazioni visive assieme a dolore all’alto addome, improvviso gonfiore di volto e mani, vertigini, mancanza di fiato, nausea e vomito (potrebbero indicare ipertensione o preeclampsia)(38)
  • una sensazione di bruciore durante la minzione e urine scure/torbide (con o senza cattivo odore) assieme a dolore alla parte bassa della schiena (attorno ai reni), secrezioni dense e bianche o gelatinose e verdastre/giallognole, febbre, nausea, vomito e diarrea (potrebbero indicare un’infezione ai reni, al tratto urinario(39), oppure una candidosi(40)
  • un prurito eccessivo delle palme delle mani e alle piante dei piedi, che non scompare con nessun trattamento (potrebbe indicare colestasi gravidica, una patologia del fegato)(41)
  • un gonfiore unilaterale, ovvero una mano o un piede più gonfio dell’altro (potrebbe indicare un disturbo nella coagulazione sanguigna).

Alcuni consigli utili per il parto, e per un bambino sano

Alcuni consigli, utili anche per la gravidanza che sta per terminare,

  • lava i vestiti nuovi, le coperte ed i prodotti comprati per il tuo bambino (inclusi quelli che metterai nel borsone per la nascita), poiché vengono spesso trattati con prodotti chimici perché mantengono il colore e la consistenza: se non li lavi prima questi prodotti potrebbero essere dannosi per la pelle delicata del bambino (42)
  • segui una dieta quotidiana e l’assunzione di integratori come consigliato dal tuo medico, con alimenti ricchi di vitamina D, la quale aiuta a mantenere la tua salute ossea e favorisce la crescita ossea del bambino migliorando l’assorbimento del calcio da parte del suo corpo (43)
  • continua a fare dello yoga prenatale o esercizi fisici leggeri (come il passeggiate o il nuotare) secondo il consiglio del medico, poiché aiutano a gestire i dolori del terzo trimestre nonché ad aumentare i tuoi livelli di energia;
  • mantieniti calma se pensi di stare entrando in travaglio o che le tue acque si siano rotte, poiché non significa necessariamente che il tuo bambino nasca subito; infatti, i medici spesso chiedono alle donne incinte di rimanere a casa finché non iniziano le contrazioni regolari(44).

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