Aborto spontaneo

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Aggiornato il: 19 Settembre 2023
Di Gravidanza360

Circa il 15-20 percento delle gravidanze note termina con un aborto spontaneo. Ma il numero effettivo è probabilmente più alto perché molti aborti si verificano molto presto durante la gravidanza, prima ancora che tu possa essere venuta a conoscenza della gravidanza.

La perdita di un bambino a causa di un aborto spontaneo può essere molto dolorosa. Tuttavia ricorda che la maggior parte delle donne che hanno avuto un aborto spontaneo può avere una gravidanza sana in futuro e, soprattutto, non deve ritenersi responsabile dell’aborto stesso.

L’aborto, l’aborto spontaneo, la minaccia di aborto e altre definizioni

L’aborto

Un aborto è un’interruzione della gravidanza. Interruzione che può essere dovuta a cause naturali, volontarie, patologiche, terapeutiche o volontarie.

L’aborto spontaneo

L’espressione aborto spontaneo viene usata per indicare la gravidanza che termina da sola, indipendentemente dalla volontà della donna, entro le prime 20 settimane di gravidanza. La maggior parte degli aborti spontanei si verifica entro le 13 settimane di gravidanza. L’aborto spontaneo va considerato alla stregua di un processo, piuttosto che come un singolo evento.

Minaccia di aborto

In caso di minaccia di aborto la tua cervice rimane chiusa, ma sanguini e soffri di dolori al basso ventre e nella zona renale, come da mestruazione in arrivo, oppure hai dolori insistenti, anche in assenza di sanguinamento. La gravidanza in genere continua senza ulteriori problemi, ma per togliersi ogni dubbio è meglio consultare il medico che deciderà cosa fare (prescriverti dei farmaci, farti semplicemente riposare o addirittura ricoverarti per tenerti sotto controllo).

Aborto incompleto

A volte, alcuni tessuti della gravidanza rimangono nell’utero. Il sanguinamento vaginale e i crampi addominali inferiori possono continuare mentre l’utero continua a cercare di svuotarsi. Se l’aborto non si completa, il sanguinamento ed i crampi possono persistere.

Aborto completo

Un aborto spontaneo completo ha avuto luogo quando tutto il tessuto della gravidanza ha lasciato il tuo utero. Il sanguinamento vaginale può continuare per diversi giorni. Il dolore da crampi molto simile al travaglio o al forte dolore mestruale è comune: questo è l’utero che si contrae per svuotarsi. L’aborto completo viene confermato da un’ecografia o da un raschiamento uterino.

Aborto interno o ritenuto

Alcune donne possono abortire spontaneamente senza rendersene conto. Si ha un’aborto mancato quando c’è morte embrionale, ma l’embrione non viene espulso. Non si sa perché ciò accada. I segni caratteristici dell’aborto silenzioso sono l’assenza improvvisa dei sintomi della gravidanza, e l’assenza del battito del feto all’ecografia.

Aborto ricorrente

Perdere 3 o più gravidanze di fila (aborti ricorrenti) è raro e colpisce solo circa 1 donna su 100.

Gravidanza anembrionica o uovo chiaro

Nella gravidanza anembrionica o uovo chiaro l’uovo fecondato si impianta nella parete uterina, ma lo sviluppo non incomincia mai. Spesso, in questi casi c’è il sacco gestionazionale (con o senza sacco vitellino), ma c’è assenza di crescita fetale.

Gravidanza ectopica

Si ha quando un’uovo fecondato si impianta fuori dall’utero, di solito nelle tube di Falloppio. In questo caso, é necessario curare immediatamente questa condizione per evitare che l’uovo impiantato si sviluppi. Se una gravidanza ectopica non viene trattata, possono subentrare delle serie complicanze per la madre. Per saperne di più sulla gravidanza ectopica leggi questo articolo.

Gravidanza molare

Si tratta di un’errore genetico durante la fecondazione, che porta alla crescita di tessuto anormale nell’utero. Le gravidanze molari raramente coinvolgono un reale embrione in sviluppo e di solito presentano i sintomi più comuni della gravidanza quali cicli mancati, test di gravidanza positivi e gravi nausee. Per saperne di più sulla gravidanza molare leggi questo articolo.

Natimortalità

E’ defefinito come la morte di un feto dopo la 20° settimana di gravidanza (dopo la 28° secondo alcuni). La morte può avvenire prima del parto o durante il travaglio o il parto. Esistono alcuni fattori di rischio noti per la natimortalità, come il fumo, l’obesità, problemi con la placenta, ecc. Il segno più comune di morte fetale è la diminuzione dei movimenti nella pancia.

Cause di aborto spontaneo

Le possibili cause di un aborto spontaneo sono molteplici e, comunque, la maggior parte dei genitori non ne scopre mai.

Si può stimare che le anomalie cromosomiche (alterazioni del numero o della struttura dei cromosomi) causinino circa il 50% di tutti gli aborti spontanei. La maggior parte di questi problemi derivano da un uovo o da uno spermatozoo danneggiato, oppure da un problema durante la divisione dello zigote, ma non è del tutto noto perché questo accada.

Tra le altre cause di aborto, le più comuni sono dovute,

  • a intossicazione alimentare (Toxoplasma gondii, listeriosi, a samonella, ecc…) da parte della mamma;
  • a esposizione ad agenti infettivi (virus della rosolia, citomegalovirus, virus Herpes simplex, vaginosi batterica, HIV, clamidia, gonorrea, sifilide, malaria, ecc…) da parte della mamma;
  • infezioni della mamma;
  • a disturbi del sistema immunitario come il lupus;
  • a malattia renale grave della mamma;
  • a diabete non gestito;
  • a malattia della tiroide;
  • allo stile di vita della mamma: la mamma fuma, fa uso di droghe, beve alcolici, non si nutre a sufficienza, fa uso eccessivo di caffeina o si espone a radiazioni o a sostanze tossiche;
  • all’impianto dell’embrione nella parete uterina mal riuscito;
  • ad una morte fetale intrauterina: in questa situazione, un embrione si forma ma smette di svilupparsi e muore prima che si manifestino i sintomi dell’aborto;
  • ad anomalie uterine: problemi e anomalie con il tuo grembo (fibromi o un grembo di forma anomala) possono portare ad aborti spontanei nel secondo trimestre;
  • una gravidanza molare e gravidanza molare parziale: con una gravidanza molare entrambi i set di cromosomi provengono dal padre. Una gravidanza molare è associata a una crescita anomala della placenta e, di solito, non c’è sviluppo fetale. Una gravidanza molare parziale si verifica quando i cromosomi della madre rimangono, ma il padre fornisce due serie di cromosomi. Una gravidanza molare parziale è, solitamente, associata ad anomalie della placenta e a un feto anormale.
  • all’età materna: il rischio di aborto spontaneo cresce con l’aumentare dell’età come vedremo di seguito;
  • ad un qualsiasi trauma fisico che possa accadere alla madre;
  • all’utilizzo di alcuni farmaci o medicinali (misoprostolo, retinoidi, metotrexato, FANS aumentano il rischio di aborto);
  • ad una insufficienza cervicale: la debolezza muscolare può far sì che la cervice si apra troppo presto durante la gravidanza, portando a un aborto spontaneo;
  • sindrome dell’ovaio policistico: la sindrome dell’ovaio policistico è una condizione in cui le ovaie sono più grandi del normale. È causata da cambiamenti ormonali nelle ovaie e, oltre ad essere una delle principali cause di infertilità in quanto può impedire ovulazione, potrebbe anche essere collegata a un aumentato rischio di aborto spontaneo.

Fattori di rischio

Vari fattori aumentano il rischio di aborto spontaneo, tra cui:

  • far uso di fumo, alcol e droghe ed alcuni farmaci;
  • aver avuto aborti precedenti: le donne che hanno avuto due o più aborti consecutivi sono a maggior rischio di aborto spontaneo;
  • problemi uterini o cervicali: disturbi o tessuti cervicali deboli (come la cervice incompetente) aumentano il rischio di aborto spontaneo;
  • l’ età: le donne di età superiore ai 35 anni hanno un rischio maggiore di aborto spontaneo rispetto alle donne più giovani;
  • le malattie croniche; Le donne che soffrono di una condizione cronica, come il diabete o l’ipertensione, hanno un rischio maggiore di aborto spontaneo;
  • l’aver fatto test prenatali invasivi: alcuni test genetici prenatali invasivi come il prelievo dei villi coriali e l’amniocentesi aumentano il rischio di aborto spontaneo;
  • il peso della donna. essere sottopeso o in sovrappeso aumenta il rischio di aborto spontaneo;

Quali le probabilità di abortire

Probabilità media di abortire per le donne in età fertile

Per le donne in età fertile, le probabilità di avere un aborto possono andare dal 15 al 20%.

Probabilità di abortire per età

L’aumento dell’età materna rappresenta un fattore di rischio per l’aborto spontaneo. Infatti:

  • le donne al di sotto dei 35 anni hanno circa il 15% di probabilità di abortire;
  • le donne dai 35 ai 45 anni hanno circa il 20-35% di probabilità di abortire;
  • e donne al di sopra dei 45 anni possono avere fino al 50% di probabilità di abortire;

Probabilità di abortire per settimana di gravidanza

Il rischio di aborto spontaneo di tutti diminuisce ogni settimana di gravidanza se la persona incinta non ha altre condizioni di salute. Possiamo dire che, con un rischio di aborto complessivo del 15%, il rischio di aborto spontaneo nel secondo trimestre (ovvero dalla 13° alla 19° settimana di gravidanza) è compreso tra l’1% e il 5%.

Probabilità di abortire in caso di un precedente aborto

Una donna che abbia già avuto un’aborto spontaneo ha il 25% di possibilità di averne un altro, ha quindi un rischio leggermente superiore rispetto ad una donna che non ha mai avuto un’aborto spontaneo.

I sintomi di un’aborto spontaneo

Sanguinamneto e lieve disagio sono sintomi comuni dopo un aborto spontaneo.

Se sei incinta, ed avverti alcuni dei seguenti sintomi, contatta subito il tuo medico di fiducia. In grassetto sono evidenziati i sintomi più comuni:

  • improvvisa sparizione o diminuizione dei sintomi della gravidanza, come la nausea e la tensione mammaria;
  • forte (più dei crampi mestruali) dolore alla schiena o alla pancia;
  • sanguinamento vaginale. Il segno più comune di aborto spontaneo è il sanguinamento vaginale. Questo può variare da macchie leggere o perdite brunastre a forti emorragie e sangue o coaguli di colore rosso vivo. L’emorragia può andare e venire per diversi giorni. Tuttavia, un leggero sanguinamento vaginale è relativamente comune durante il primo trimestre (primi 3 mesi) di gravidanza e non significa necessariamente che stai avendo un aborto spontaneo;
  • inspiegabile perdita di peso;
  • uno scarico di muco bianco/rosa dalla vagina;
  • secrezioni di materiali dalla vagina simili a dei coaguli.
  • dolorose contrazioni ogni 5-20 minuti;

Se hai questi sintomi, e soprattutto se hai sanguinamento vaginale, contatta il tuo medico di famiglia o il tuo ginecologo il prima possibile.

I trattamenti in caso di aborto

Se si verifica un aborto il feto deve essere rimosso dall’utero. Gli aborti spontanei possono essere pericolosi se non vengono curati: se parti della gravidanza vengono lasciate all’interno del tuo corpo, potresti sperimentare infezioni, sanguinamento o altre complicazioni. Quindi, l’obiettivo principale dei trattamenti riguardanti un’aborto spontaneo è di prevenire le emorragie e le infezioni.

Prima avviene l’aborto e più è probabile che l’organismo da solo espella il tessuto fetale, e che quindi non siano necessarie ulteriori procedure mediche.

Se invece il corpo non riesce ad espellere tutto il tessuto embrionale, la procedura più comune per fermare il sanguinamento e per prevenire le infezioni è il raschiamento. In caso il medico decida di procedere con il raschiamento è probabile che successivamente ti prescriva dei farmaci per tenere sotto controllo il sanguinamento. In alternativa al raschiamento alcuni medici potrebbero optrare per un trattamento farmacologico. Alcuni farmaci fanno si che qualsiasi tessuto rimasto nel tuo utero venga espulso e lasci il tuo corpo.

Come ridurre il rischio di aborto spontaneo

Poiché le principali causa di aborto spontaneo sono delle anomalie cromosomiche, non è c’è molto da fare per prevenirlo.

Un passo importante che puoi fare è comunque quello di arrivare alla gravidanza in modo più sano possibile in modo che la fecondazione avvenga in un’ambiente adatto. Quindi,

  • fai dell’esercizio fisico regolarmente;
  • mangia sano;
  • impara a gestire lo stress;
  • mantieni il tuo peso normale;
  • assumi ogni giorno acido folico;
  • non fumare;
  • evita gli alcolici;

Una volta che sai di essere incinta:

  • tieni l’addome protetto ed evita quelle attività (lavorative, sportive, ecc) che sono a rischio di infortunio;
  • continua ad assumere acido folico ed eventuali altri integratori prenatali che dovesse consigliarti il tuo medico;
  • non fumare o non stare in luoghi dove si fuma;
  • assolutamente non bere alcool;
  • controlla con il medico quali medicine puoi prendere e quali è meglio evitare;
  • limita o elimina la caffeina, il tè e le bevande energetiche;
  • evita pericoli ambientali come radiazioni, infezioni, malattie varie, ecc…

Puoi restare incinta dopo un aborto?

La maggior parte delle donne, oltre l’ottanta percento, che hanno aborti spontanei hanno successive gravidanze e nascite normali. Solo 1-2% delle donne ha aborti ripetuti (tre o più aborti). Quindi se dovessi essere al secondo aborto il tuo medico potrebbe farti fare dei test di screening per valutare eventuali problematiche che non erano precedentemente state evidenziate.

Sul quando puoi o dovresti provare a restare incinta dopo un aborto dipende dalla tua particolare situazione fisica ed emotiva. Le tue ovaie di solito producono un ovulo circa 2 settimane dopo l’aborto spontaneo. Il tuo primo periodo dovrebbe verificarsi entro 4-6 settimane. Quindi dovresti fare un controllo con il tuo medico 6 settimane dopo l’aborto spontaneo per assicurarti che non ci siano problemi e che il tuo utero sia tornato alle dimensioni normali. Alcuni sostengono che per provare a restare incinta bisognerebbe aspettare un tempo che va dalla durata di un ciclo mestruale a tre mesi, ma sicuramente la tua tempistica dovrebbe essere qualche cosa che determini inisieme al tuo ginecologo o medico di fiducia.

La conseguente gestione emotiva

Purtroppo l’aborto spontaneo può colpire chiunque e non è raro che lasci un segno profondo non solo nella donna, ma anche nella coppia.

L’aspetto emotivo o psicologico di un aborto può avere ripercussioni importanti e come tale non va sottovalutato.

Se a volte è sufficiente un dialogo ed un confronto con il partner, con gli amici ed i genitori, alcune volte può essere necessario il supporto di uno psicoterapeuta.

Fonti
  • Miscarriage – Symptoms and causes. Mayo Clinic. Published 2021. Accessed May 4, 2023. https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/pregnancy-loss-miscarriage/symptoms-causes/syc-20354298
  • Miscarriage: Causes, Symptoms, Risks, Treatment & Prevention. Cleveland Clinic. Published 2022. Accessed May 4, 2023. https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/9688-miscarriage
  • Miscarriages (for Parents) – Nemours KidsHealth. Kidshealth.org. Published 2020. Accessed May 4, 2023. https://kidshealth.org/en/parents/miscarriage.html
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