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I cibi da evitare in gravidanza

I cibi da evitare in gravidanza

Ci sono alimenti che, per il bene del nascituro, sarebbe bene evitare o limitare in gravidanza: ecco quelli che comportano i rischi maggiori.

L’alimentazione della gestante

La qualità degli alimenti è uno dei fattori che può incidere in maniera significativa sulla salute della gestante e del nascituro.

È quindi opportuno che la futura mamma presti attenzione all’alimentazione già a partire dal periodo pre-concezionale, cioè prima del concepimento e fino a tutto il periodo in cui il bambino verrà allattato al seno.

Tutto quello che la futura mamma mangia e beve nel corso delle quaranta settimane di gravidanza, per ovvi motivi costituisce la principale fonte di nutrimento del nascituro.

Perciò, allo stesso modo che per un bambino è importante nutrirsi bene con cibi sani e senza assumere degli alcolici o junk food, altrettanto importante lo è per il feto.

Quanto alle limitazioni o alle raccomandazioni su ciò che é preferibile evitare durante il periodo di gravidanza, esistono diversi alimenti che sarebbe opportuno togliere dalla tavola, o limitarne al massimo il consumo anche per il bene del bambino che nascerà.

Ecco una breve rassegna di quanto abbiamo rilevato dalla letteratura medica su questo argomento.

Ad ogni modo, anche in ragione delle diverse condizioni di salute e delle familiarità di ogni singola donna, prima di mettere in pratica qualsiasi cambiamento significativo nella propria dieta, è sempre bene consultare il proprio medico.

Le bevande alcoliche

E’ bene evitare di assumere alcol durante la gravidanza. Infatti l’alcol passa dal sangue della madre attraverso il cordone ombelicale direttamente al feto ed è quindi dannoso al nascituro.

Gli effetti negativi dell’alcol – che si sviluppano attraverso dei meccanismi che non sono ancora ben chiari – dipendono ovviamente sia dalle quantità assunte giornalmente, che dalle caratteristiche specifiche di ogni singola donna.

In ogni caso, durante la gravidanza l’abuso dell’alcol può portare anche alla sindrome feto-alcolica o sindrome alcolico fetale (FAS – Fetal Alcohol Sindrome), che è la più grave delle patologie del feto dovute al consumo di alcol.

La forma più grave di questa sindrome si manifesta,

  • con una sensibile limitazione dell’accrescimento del feto durante la vita prenatale, o del bambino nei suoi primi anni di vita,
  • con lo sviluppo di una circonferenza cranica più piccola della norma,
  • con un deficit intellettivo accompagnato – o no – da disturbi del comportamento,
  • con particolari anomalie del volto.

Talvolta può anche aversi una cardiopatia congenita, o una qualche altra malformazione simile.

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I pesci con alti livelli di mercurio

Il mercurio è una sostanza tossica che può passare attraverso la placenta e può essere dannoso,

  • per sviluppo cerebrale dei bambino non ancora nato,
  • per i suoi reni,
  • per il suo sistema nervoso.

Possono contenere alti livelli di mercurio molti prodotti della catena alimentare del mare e perciò andrebbero evitati:

  • il pesce spada;
  • lo squalo,
  • lo sgombro.
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I cibi crudi ed il latte non pastorizzato

Secondo l’USDA (il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America) le donne in gravidanza che assumono questi alimenti sono ad alto rischio di due intossicazioni alimentari:

  1. la listeriosi, una malattia infettiva causata dal batterio Listeria monocytogenes,
  2. la toxoplasmosi , un’infezione causata da un parassita chiamato Toxoplasma.
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1- la listeriosi

E’ una malattia che si manifesta in genere in gravidanza o nei soggetti immunodepressi.

Una persona sana, non in gravidanza e con un sistema immunitario efficiente, potrebbe ben consumare alimenti contaminati senza ammalarsi. Per contro, quando durante la gravidanza una donna ingerisce alimenti contaminati, il suo bambino alla nascita potrebbe essere affetto dalla listeriosi. [3]

Nei casi più gravi, le infezioni di listeriosi contratte in gravidanza possono provocare un’aborto spontaneo, un parto prematuro o, infezioni fatali nel neonato. Il batterio che causa la listeriosi è presente in un’ampia gamma di alimenti crudi, come la carne e le verdure.

In misura minore, anche in alimenti che vengono contaminati dopo la loro cottura o la loro trasformazione: solitamente è il caso dei formaggi molli, delle carni trasformate e del pesce affumicato.

Sono particolarmente a rischio di contenere questo batterio anche, il latte crudo, i formaggi non pastorizzati e gli alimenti a base di latte non pastorizzato. [4]

2- la toxoplasmosi

La toxoplasmosi è una malattia parassitaria che può essere contratta solo se si ingerisce il parassita Toxoplasma. Tale parassita può essere presente,

  • nelle carni crude di animali infetti,
  • nelle feci del gatto,
  • nel terreno su cui abbia defecato un gatto infetto,
  • sulla frutta e verdura cruda non lavata con bicarbonato (in quanto potrebbe essere contaminata da questi escrementi).

Se si consuma del pesce crudo non si corre il rischio di contrarre la toxoplasmosi: però è sconsigliato il pesce crudo in gravidanza per la possibile presenza della salmonella. Se non sono ben cotti, anche i molluschi potrebbero contenere la salmonella.

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I formaggi: molli, maturati con le muffe, quelli tipo Gorgonzola – Roquefort

Il rischi che si corrono consumando formaggi molli derivano dal fatto che sono meno acidi e più umidi, dei “comuni” formaggi. Queste loro caratteristiche ne fanno un ambiente ideale per la proliferazione di batteri pericolosi (come la listeria).

Per le stesse ragioni, in gravidanza sarebbe bene evitare i formaggi molli, ed evitare anche i formaggi del tipo Gorgonzola o Roquefort (un formaggio francese prodotto con latte di pecora).

Se sono prodotti col latte non pastorizzato, i formaggi stagionati sono la scelta migliore in gravidanza.

Infatti i formaggi duri come il parmigiano contengono meno acqua dei formaggi molli, ed é perciò più difficile che i batteri riescano a crescere al loro interno.

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I funghi

E  sempre prudente mangiare funghi solo se si è sicuri al 100% della loro commestibilità e della loro freschezza: infatti, anche quelli commestibili ma non freschi, potrebbero contenere delle sostanze pericolose per il feto.

Accorgimenti e buone pratiche per ridurre i rischi che possono derivare dagli alimenti

  1. Evita le carni, il pesce, le uova ed i frutti di mare se non sei sicura che siano ben cotti.
  2. Evita di lavare i cibi con acqua non potabile o di mangiare cibi lavati o preparati con acqua di dubbia provenienza.
  3. Non assumere bevande ghiacciate se non sei sicura della provenienza del ghiaccio  -o meglio – dell’acqua utilizzata per preparare il ghiaccio.
  4. Fai attenzione alla conservazione ed alle date di scadenza dei prodotti refrigerati.
  5. Nel frigo e in cucina tieni i prodotti crudi (specialmente quelli di origine animale) separati dalle verdure e dai prodotti cotti e pronti per essere consumati.
  6. Lavati spesso le mani, soprattutto prima e dopo aver preparato i cibi, prima di mangiare, e dopo aver toccato le uova, la carne, il pesce o i frutti di mare non cotti.
Riferimenti bibliografici
  1. Alimenti & Gravidanza. I rischi alimentari per la mamma e il bambino. Alimenti & Gravidanza. Published 2017. Accessed February 16, 2021. https://www.alimentigravidanza.it/
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