Cistite ovarica in gravidanza

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Aggiornato il: 9 Settembre 2023
Di Gravidanza360

Le cisti ovariche non sono altro che delle piccole sacche piene di liquido che si sviluppano nelle ovaie. La maggior parte sono innocue. Alcune di queste di queste cisti ovariche però, potrebbero comportare alcuni problemi come delle rotture, delle emorragie, del dolore. Talvolta potrebbe essere necessario anche un intervento chirurgico allo scopo di rimuoverle. (1)

Le cisti ovariche

Le cisti ovariche si sviluppano prevalentemente nelle donne in età fertile.

Sono molto comuni, e colpiscono le donne di ogni età. Sono in maggioranza delle cisti funzionali, prodotte delle fluttuazioni ormonali che avvengono durante il ciclo mestruale.

Solitamente le cisti sono benigne, e scompaiono da sole nel giro di alcune settimane, senza bisogno di cure.

Ancorchè sia un fatto abbastanza comune che nei casi di cancro ovarico siano presenti anche delle cisti, queste non sono di per sé tipicamente cancerose.

Anzi, al contrario: a questo proposito va anche detto che é più facile che quelle cancerose si verifichino durante gli anni fertili della vita di una donna, piuttosto che in gravidanza.

Le cisti ovariche, specialmente nelle donne in giovane età, non sono un ostacolo alla gravidanza.

Le ovaie

Per saperne di più sull’argomento delle cisti delle ovaie (le cisti ovariche), è utile conoscere le funzioni che svolgono le ovaie.

Ciò in quanto queste cisti sono delle piccole sacche, piene di liquido, che si formano appunto sulla superficie delle ovaie, le quali ovaie sono -com’è noto –  le ghiandole sessuali (gonadi) femminili.

Le donne hanno normalmente due ovaie, la cui funzione è di immagazzinare e rilasciare le cellule uovo. Ciascun ovaio (o ovaia), ha all’circa le dimensioni di una noce, e si colloca ai lati dell’utero. Mediante un processo chiamato ovulazione, ogni mese uno dei due ovai rilascia un’uovo.

L’ovulazione si verifica all’incirca a metà del ciclo mestruale della donna.

L’ovocita si trova racchiuso in una sacca (chiamata follicolo) dove cresce nel frattempo che l’estrogeno (un’ormone rilasciato dall’ovaio) prepara l’utero all’impianto dell’eventuale uovo fecondato dando così inizio alla gravidanza.

Questo ciclo si ripete ogni mese. Se l’uovo non viene fecondato, il contenuto dell’utero viene espulso nella mestruazione.

Il primo giorno di sanguinamento viene considerato il primo giorno del nuovo ciclo mestruale.

Come appaiono le cisti ovariche

Se vengono osservate tramite un’ecografia, le cisti ovariche ci appaiono come delle bolle.

Solitamente contengono solo del fluido, e sono racchiuse all’interno di una parete molto sottile: queste le caratteristiche che identificano quella che viene chiamata cisti semplice.

Se il follicolo non si rompe e non rilascia quindi l’ovulo, il fluido rimane intrappolato e può formare la cisti ovarica.

Solitamente questo si verifica solo in un’ovaio.

Le cisti più piccole, quelle del diametro di circa 1 centimetri, possono essere normalmente presenti durante la formazione dei follicoli.

Le cisti ovariche in gravidanza

Circa una donna su mille, sviluppa una cisti ovarica durante la gravidanza.

Quando le cisti appaiono, tipicamente ciò succede nel 2° trimestre di gravidanza. Al riguardo va detto che,

  • sebbene quando compaiono possano destare una qualche preoccupazione, è importante tener presente che nella maggior parte dei casi, si tratta di cisti asintomatiche che non mettono in pericolo né la madre né il bambino;
  • la maggior parte delle cisti che hanno un diametro minore di 5 centimetri non comportano infatti alcun problema durante la gravidanza, risolvendosi autonomamente prima -o appena dopo- il parto;
  • quando invece le cisti superano i 12 cm di diametro, di solito è necessario curarle a scopo preventivo,
  • invece, per quelle tra i 5 ed i 10 cm di diametro, è difficile decidere se curarle o lasciare che facciano il loro corso: il medico dovrà considerare attentamente il rischio di possibili complicanze dovute alla rottura della cisti mettendolo a confronto con i rischi connessi ad un’eventuale intervento chirurgico.

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I sintomi delle cisti ovariche

In gravidanza, i sintomi di una cisti sono gli stessi di quelli di una cisti che si forma in una donna non incinta, e sono costituiti da,

  • un dolore pelvico,
  • dei crampi,
  • dei gonfiore
  • dal dolore durante i rapporti.

Ovviamente c’è sempre la possibilità che una donna incinta, specialmente se alla sua prima gravidanza, scambi questi sintomi come delle conseguenze della gravidanza stessa.

Cisti, o gravidanza ectopica

Se si sospetta l’esistenza di cisti ovariche, è necessario eseguire immediatamente un’ecografia (addominale o transvaginale).

Questa ecografia potrà individuare dove si localizza la cisti, e potrà permettere di distinguere tra una cisti ovarica ed una gravidanza ectopica.

Ricordiamo che la gravidanza ectopica (la quale si ha nei casi d’impianto dell’embrione in sedi diverse dalla cavità uterina) è un’evenienza molto pericolosa, ed i suoi sintomi sono costituiti -da un sanguinamento copioso ed improvviso -da un dolore all’area pelvica e alla parte inferiore della schiena -dalla nausea -da dei crampi da un lato -da un sintomo anche delle cisti ovariche funzionali (quelle cisti legate al ciclo mestruale e quindi riguardanti le donne in età fertile), quello da corpo luteo (questo corpo luteo é una ghiandola endocrina la cui principale funzione è di produrre progesterone).

Ma non solo: dal momento che i corpi cancerosi sono spesso riconoscibili per il loro aspetto caratteristico, un’ecografia può anche aiutare il medico a valutare la possibilità che la cisti sia cancerosa.

L’incidenza del cancro ovarico è pari ad una su venticinquemila gravidanze. I tipi di cisti più comuni che si sviluppano in gravidanza sono,

  • il cistadenoma (un tumore in cui il il tessuto prolifera formando cavità cistiche rivestite da epitelio),
  • la cisti dermoide (un tumore benigno, detto anche teratoma, che si sviluppa prevalentemente nelle ovaie),
  • la cisti del corpo luteo.

La cura delle cisti ovariche

Dopo aver escluso l’esistenza di disturbi più gravi, il medico continuerà a monitorare la localizzazione, la dimensione ed il numero delle cisti.

Se la cisti non cresce o non si moltiplica, è molto probabile che non sia necessario nessun tipo di trattamento.

La “gestione” di una cisti ovarica è diventata più semplice conl’avvento delle moderne tecniche di imaging, come l’ecografia ad alta risoluzione, la risonanza magnetica, l’ecocolor doppler ginecologico transvaginale.

Le torsioni e le rotture delle cisti

Il problema principale delle cisti (anche di quelle benigne) riguarda la possibilità che poi diventino più grosse e si rompano, oppure che si ritorcano su loro stesse.

  • La rottura della cisti ovarica  causa in genere un dolore improvviso ed acuto su un lato del basso addome.
  • La torsione ovarica non è altro che la rotazione dell’ovaio sul proprio peduncolo vascolare che produce un dolore in genere improvviso, intermittente, unilaterale localizzato alla regione più bassa dell’addome. E’ più probabile che si verifichi nel caso di una donna a cui sia stata diagnosticata la sindrome dell’ovaio politeistico o la sindrome di Stein-Leventhal (una condizione caratterizzata da ovaie ingrandite). Il rischio di torsione ovarica aumenta di 5 volte durante la gravidanza, con un’incidenza di 5 su 10.000.

La rottura o la torsione di una ciste possono causare un dolore talmente acuto ed improvviso alla madre, al punto tale da poter provocare un’aborto spontaneo o un travaglio prematuro.

Se la cisti cresce oltre i 6 centimetri, ciò diventa un potenziale problema. In questi casi le  opzioni sono,

  • di aspettare per vedere se la cisti si riduce da sola,
  • di valutare se è necessario rimuoverla chirurgicamente.

Solitamente si attende un periodo di due settimane, dopodichè viene presa una decisione.

Il periodo più adatto in gravidanza per operarle è il secondo trimestre -idealmente tra la 14esima e la 16esima settimana – quando l’impianto dell’embrione è più sicuro.

Le cisti o i tumori possono essere rimossi fino alla 28esima settimana di gestazione, dopodiché il rischio di un travaglio prematuro diventa troppo alto.

Tuttavia, indipendentemente dalla fase di avanzamento della gravidanza, qualsiasi ciste che dovesse presentare delle caratteristiche maligne (cancerose) necessita di un’intervento immediato.

Idealmente, la cisti può essere trattata tramite una laparoscopia, che è poco invasiva.

Solo di rado, se la ciste é troppo grossa, occorre eseguire un’incisione e la cisti deve essere rimossa tramite cistectomia. (2)

Riferimenti bibliografici

1. Blocker W. Ovarian Cysts. eMedicineHealth. Published May 6, 2020. Accessed September 3, 2021. https://www.emedicinehealth.com/ovarian_cysts/article_em.htm#ovarian_cysts_quick_overview
3. Ovarian Cysts During Pregnancy: Symptoms, Diagnosis, Causes, Ovary Cyst Treatment, Dangers For Pregnant Women, Treating Ruptured, Twisted Cysts, Monitoring Throughout Trimesters. Womens-health-advice.com. Published 2021. Accessed September 3, 2021. http://www.womens-health-advice.com/ovarian-cysts/pregnancy.html
4. Grabosch SM. Ovarian Cysts: Practice Essentials, Background, Pathophysiology. Medscape.com. Published July 19, 2021. Accessed September 3, 2021. https://emedicine.medscape.com/article/255865-overview ‌

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