Ogni donna ha una sua propria struttura fisica la quale potrebbe generare, nelle varie fasi della gravidanza ed anche all’approssimarsi della data del parto, alcuni sintomi che invece altre non hanno: in particolare alcune gestanti potrebbero avvertire quelle che vengono definite false contrazioni o contrazioni di Braxton-Hicks.
Quindi è importante che in questo periodo la donna sappia distinguere tra le doglie vere e proprie e le manifestazioni dolorose che possono verificarsi prima del travaglio (le false contrazioni) ma che non rappresentano l’avviso di un parto imminente. Tutto ciò soprattutto,
- per evitare falsi allarmi,
- per sapere se è giunto o se non giunto il momento di andare in ospedale,
- per non stare in ansia senza un valido motivo ed attendere il momento giusto in tutta tranquillità ed in relax.
Il modo migliore per distinguerle è imparare ad ascoltare il proprio corpo.
I segnali che precedono il travaglio
Come abbiamo detto, non esistono dei segnali o delle regole specifiche che possano indicare con precisione un’entrata in travaglio. Tuttavia alcuni segnali inviati dal corpo della donna sono inequivocabili e possono aiutarla a prepararsi a questo evento con consapevolezza e serenità.
Uno di questi segnali è dato dal distacco del tappo mucoso, un distacco che solitamente è del tutto indolore e che spesso passa inosservato. Consiste essenzialmente nella perdita del muco che, nel corso della gravidanza chiudeva il collo dell’utero proteggendo così la cavità interna.
Questo distacco si manifesta con la fuoriuscita di una sostanza gelatinosa, lievemente più densa delle tipiche perdite vaginali della gravidanza. Non è raro che vi si notino anche delle leggere striature di sangue, dovute alla rottura dei vasi capillari.
Un altro segno indicativo della prossimità del travaglio, è la comparsa di lievi dolori molto simili a quelli mestruali, dolori che interessano spesso anche la zona lombare. Anche in questo caso non è il momento di allarmarsi: si tratta semplicemente dell’utero che si sta preparando al parto.
Come distinguere le false contrazioni da quelle vere e proprie
Prima del travaglio, nelle gestanti (non necessariamente in tutte) si manifestano delle false contrazioni, dette anche contrazioni di Braxton-Hicks:
- Si tratta di spasmi addominali che interessano la pancia della gestante.
- Compaiono a intervalli relativamente brevi, così come possono interrompersi improvvisamente.
- A differenza delle contrazioni del parto, non si amplificano nel corso del tempo e si presentano talvolta con lunghe pause.
Non è sempre facile distinguere il momento del passaggio dalle contrazioni false a quelle vere e proprie del parto. Tuttavia i due tipi di contrazioni sono molto diversi soprattutto per intensità e frequenze.
Quelle vere e proprie,
- avvengono ad intervalli abbastanza regolari, dapprima più lunghi per poi ravvicinarsi sempre di più, aumentando al contempo d’intensità: la differenza principale con le false contrazioni è proprio l’amplificarsi delle sensazioni dolorose.
- Inoltre, una volta iniziate le contrazioni vere e proprie non s’interrompono più: il dolore scompare tra una contrazione e l’altra, ma la successione è continua.
Quando è arrivato il momento di andare in ospedale
Per arrivare a sapere quando è il momento di andare in ospedale è importante tenere sotto controllo la frequenza e la durata delle contrazioni. E’ bene prepararsi a partire per l’ospedale più vicino, quando queste arrivano ad avere una durata media di una quarantina di secondi e si succedono ad intervalli inferiori ai dieci minuti.
Anche senza che per questo possa parlarsi di parto prematuro, il momento del parto a volte può arrivare anche con molto anticipo sul previsto. Infatti la data del parto che viene comunicata alla donna durante le visite di controllo è solo presunta: non di rado avviene in anticipo anche di un paio di settimane.
Per questa ragione, viene consigliato alla donna di tenere sempre a portata di mano tutto l’occorrente per il ricovero: documenti, biancheria, prodotti per l’igiene personale, indumenti per il bimbo e qualcosa per passare il tempo, ad esempio un libro o le cuffie per la musica.
La valigetta personale e il mini-corredo per il piccolo andrebbero preparati circa tre settimane prima della data presunta del parto al fine di non ritrovarsi poi a dover fare tutto all’ultimo momento col rischio di dimenticarsi qualcosa.
E’ anche una buona idea quella di redigere con un mese di anticipo un promemoria dettagliato. Se si trattasse del primo bimbo, l’ideale sarebbe di chiedere alcune informazioni al reparto maternità della struttura sanitaria di riferimento che di solito offre assistenza alle future mamme e che può consigliarle anche sul come affrontare con efficienza e serenità il momento del ricovero.
Quando è il caso di muoversi con urgenza
A volte possono verificarsi alcuni eventi che richiedono un ricovero urgente, a volte anche con notevole anticipo rispetto alla data effettivamente prevista.
Due delle condizioni che impongono la necessità di rivolgersi subito al medico o di chiedere l’intervento del pronto soccorso, sono
- la rottura improvvisa delle acque ancor prima delle contrazioni,
- la comparsa di perdite ematiche di colore rosso vivo.
Nel primo caso, in assenza del liquido amniotico il piccolo non è più protetto adeguatamente e rimane esposto al rischio di infezioni provenienti dall’esterno.
Nel secondo caso, la fuoriuscita di sangue può essere dovuta ad un distacco della placenta, distacco che necessita di un trattamento medico idoneo ed immediato.