La fase luteale (luteinica): cos’è, quanto dura e possibili squilibri

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Aggiornato il: 9 Settembre 2023
Di Gravidanza360

La fase luteale (o luteinica) si caratterizza per la formazione del corpo luteo. Decorre fra l’ovulazione e l’inizio del successivo periodo mestruale.

Prima di addentrarci nell’argomento partiamo con un paio di definizioni:

Il corpo luteo è una ghiandola la cui funzione è di produrre il progesterone.

Il conto dei giorni del ciclo mestruale ha inizio il primo giorno delle mestruazioni, quando il sangue inizia a fuoriuscire dalla vagina.

L’intera durata del ciclo mestruale può essere suddivisa in diverse fasi. Le due principali che hanno luogo nell’apparato riproduttivo femminile e che rendono possibile una gravidanza sono,

  • la fase follicolare o fase proliferativa che ha una lunghezza temporale piuttosto variabile: indicativamente va dal 1° giorno al 13° giorno del ciclo;
  • la fase luteale che è quella post ovulatoria: indicativamente va dal 15° giorno al 28° giorno del ciclo.

L’endometrio è la mucosa che riveste internamente l’utero per preparare ad accogliere l’impianto di un’eventuale cellula uovo fecondata.

endometrio;

Il progesterone è il principale degli ormoni progestinici. Se un ovulo viene fecondato da uno spermatozoo, questo ormone stimola la crescita dei vasi sanguigni che riforniscono il rivestimento dell’utero (endometrio), ma anche stimola le ghiandole dell’endometrio a secernere le sostanze nutritive che nutrono l’embrione precoce.

Cos’è la fase luteale, o fase luetica, o fase luteinica

La fase luteale è la fase post-ovulatoria del ciclo della fertilità della donna. Incomincia con l’ovulazione e termina con le successive mestruazioni.

Nel corso di tutta la fase luteale, l’endometrio continua ad evolvere. Nel caso in cui l’ovulo non dovesse venire fecondato, i livelli di progesterone (ed anche di estrogeni) caleranno bruscamente e, non venendo più nutrito, l’endometrio si sfalderà con l’arrivo delle mestruazioni.

Ciò che rimane (nell’ovaio) del follicolo che ospitava l’uovo rilasciato durante l’ovulazione, si chiama corpo luteo, corpus luteum.

Il corpus luteum produce il progesterone, un ormone di cui ha bisogno il corpo della donna per maturare l’endometrio (fodera dell’utero).
Il progesterone trasforma l’endometrio in un bel letto morbido in cui può impiantarsi un uovo fertilizzato, ed in cui un bambino può crescere.

La maturazione del rivestimento uterino avviene durante ogni ciclo dopo che l’ovulo viene rilasciato: che sia fecondato o meno.

Se l’ovulo non viene fertilizzato, dopo circa 12-16 giorni il corpus luteum smette di produrre progesterone.

Fase luteale e la fertilità

Gravidanza La fase luteale (luteinica): cos’è, quanto dura e possibili squilibri

Sia la lunghezza che la qualità della sua fase luteale possono dire molto circa la fertilità di una donna.

Se questa sua fase è inferiore a 10 giorni, potrebbe esserle difficile rimanere incinta: ciò dipende dal fatto che l’endometrio non riesce a svilupparsi a sufficienza per poter accogliere l’embrione.

Nella fase lutenica (o luteale) ci sono due tipi di deficit, uno qualitativo ed uno quantitativo.

  • Deficit qualitativo: la produzione di progesterone è normale quanto a quantità, ma è minore di 10-11 giorni la vitalità biologica del corpo luteo.
  • Deficit quantitativo: il corpo luteo dura per un periodo di tempo biologicamente regolare, ma la sua produzione di progesterone è insufficiente.

Anche in entrambi questi casi può avvenire la fecondazione, ma l’embrione non trova un ambiente adatto in cui impiantarsi.

Perciò non può aversi una gravidanza a causa della mancanza di un posto che permetta ad un ovulo fecondato di impiantarsi e di crescere.

Infatti, tra la fecondazione e l’impianto c’é una differenza:

  • La fecondazione avviene quando lo sperma e l’ovulo s’incontrano, diventando uno zigote.

    Questo ovulo fertilizzato non diventerà un bambino, a meno che non si attacchi all’endometrio e che riesca a crescere lì.

  • Mentre si ha l’impianto quando lo zigote si fa “una sua casetta” nell’endometrio.

Ed è qui che ha inizio la gravidanza.

Se la fase luteale di una donna si caratterizza per bassi livelli di progesterone (il che avviene, ad esempio, se la sua temperatura basale è costantemente al di sotto di quella usuale) potrebbe esserle difficile restare incinta.

Grazie al progesterone il corpo luteo è in grado, all’impianto di un ovocita fecondato, di preparare la mucosa uterina.

Se non ci fosse una quantità adeguata di progesterone.

Nel caso in cui la fase luteale di una donna non fosse ottimale, questa ha la necessità di saperlo in modo da poter poi agire di conseguenza.

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Le cause di deficit della fase luteale

In genere gli squilibri della fase luterale sono la conseguenza di squilibri ormonali. Per avere una diagnosi precisa, in assenza di concepimento generalmente si fa ricorso,

  • ad una biopsia endometriale: 11-13 giorni dopo l’ovulazione;
  • ad un dosaggio del progesterone plasmatico: al 21°-22° giorno del ciclo ovarico.

In caso di un deficit, le terapie prevedono la somministrazione di progesterone nella seconda metà del ciclo.

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