Omega 3 in gravidanza

GravidanzaAlimentazione › Omega 3 in gravidanza
Aggiornato il: 9 Settembre 2023
Di Gravidanza360

La ricerca scientifica sta costantemente ampliando le nostre conoscenze circa i bisogni nutrizionali della donna e del feto in gravidanza. Gli sviluppi più recenti in questo campo attengono all’importanza degli acidi grassi omega-3 sia nello sviluppo di un bambino sano, che alla salute della madre.

Gli omega 3

Gli Omega-3 sono una categoria di acidi grassi polinsaturi a catena lunga. Sono definiti essenziali in quanto sono indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo e per la nostra salute.

Sfortunatamente non vengono sintetizzati dal corpo umano, e quindi devono essere ottenuti attraverso la dieta o da una supplementazione.

Le forme più biologicamente attive degli acidi grassi omega-3 sono l’acido docosaesaenoico (DHA ) e l’acido eicosapentaenoico (EPA), elementi che derivano principalmente da fonti marine, come i frutti di mare e le alghe. [2] Circa questi due elementi:

  • l’acido eicosapentaenoico supporta il cuore, il sistema immunitario e le nostre risposte infiammatorie  contro gli agenti patogeni esterni
  • l’acido docosaesaenoico supporta il  nostro cervello, gli occhi e il sistema nervoso centrale, ragion per cui è univocamente importante per le donne in gravidanza e in allattamento.

La maggior parte delle donne incinte probabilmente non ha acidi grassi omega-3  a sufficienza perché la principale fonte alimentare, i frutti di mare, per diverse ragioni è per loro sconsigliata o limitata ad alcuni tipi  o comunque limitata a 2 porzioni alla settimana. [15]

I benefici degli omega 3 in gravidanza

benefici per il feto e, successivamente, per il bambino

  • Il consumo prenatale di acidi grassi omega-3 può agire come adiuvante nello sviluppo del sistema immunitario e influenzare la risposta infiammatoria dei neonati. [7]
  • Gli acidi grassi omega-3 sono fondamentali per il neurosviluppo fetale, e possono essere importanti anche per i tempi di gestazione e per il peso alla nascita. [1]
  • Un consumo adeguato di acidi grassi omega-3 è di vitale importanza durante la gravidanza, in quanto sono elementi costitutivi fondamentali del cervello e della retina fetali. [2]
  • Recenti studi supportano l’ipotesi che l’integrazione di DHA durante la gravidanza possa ridurre l’incidenza dei sintomi respiratori nei bambini con una storia di atopia  (predisposizione ereditaria alle malattie allergiche) materna. [3]
  • Gli omega-3 vengono utilizzati dall’organismo anche dopo la nascita per preparare il latte materno. Con ogni successiva gravidanza, le madri ne vengono ulteriormente impoverite.
    • La ricerca ha confermato che, l’aggiunta di acido docosaesaenoico (DHA ) e  di acido eicosapentaenoico (EPA) alla dieta delle donne incinte, ha un effetto positivo sullo sviluppo visivo e cognitivo del bambino.
    • Studi hanno anche dimostrato che un maggiore consumo di omega-3 può ridurre il rischio di allergie nei bambini. [8]

benefici per la gestante prima e per la mamma poi

  • È stato dimostrato che l’assunzione aumentata di EPA e DHA previene i travagli ed i parti prematuri, riduce il rischio di preeclampsia, e può anche aumentare il peso alla nascita.
  • La carenza di Omega-3 aumenta anche il rischio di depressione della madre. Questo fatto potrebbe spiegare perché i disturbi dell’umore dopo il parto possono peggiorare, e con le gravidanze successive iniziare prima. [8]
  • Gli acidi grassi omega-3 possono anche svolgere un ruolo nel determinare la durata della gestazione e nella prevenzione della depressione perinatale ( il periodo perinatale  va dalla gravidanza al primo anno postpartum. [2]
  • Un apporto adeguato di grassi Omega-3 è essenziale per mantenere una produzione equilibrata di sostanze, simili agli ormoni, chiamate prostaglandine. Le prostaglandine servono a regolare molte importanti funzioni fisiologiche (pressione sanguigna, coagulazione del sangue, trasmissione del nervo, risposte infiammatorie e allergiche, funzioni dei reni e del tratto gastrointestinale, produzione di altri ormoni). A seconda del tipo di acidi grassi nella dieta, alcuni tipi di prostaglandine possono essere prodotti in grandi quantità, mentre altri potrebbero non essere prodotti affatto. Questo squilibrio può portare a delle malattie. Il ruolo degli omega-3 nella produzione di prostaglandine benefiche, può spiegare perché questi hanno dimostrato di avere così tanti benefici per la salute, tra cui la prevenzione delle malattie cardiache, il miglioramento della funzione cognitiva e la regolazione dell’infiammazione. [8]
  • Alte dosi di omega-3 sono state utilizzate per trattare e prevenire i disturbi dell’umore.
  • Recenti studi stanno identificando i loro potenziali benefici in relazione ad  una vasta gamma di condizioni tra cui il cancro, le malattie infiammatorie intestinali e altre malattie autoimmuni come il lupus e l’artrite reumatoide. [8]

Gli alimenti ricchi di omega 3

Le migliori fonti di EPA e DHA sono il salmone, il tonno,  le sardine, le acciughe e le aringhe.

Molte persone sono giustamente preoccupate per il mercurio e altre tossine nel pesce, specialmente durante la gravidanza.

Per questo motivo, gli integratori di olio di pesce purificati sono spesso la fonte più sicura di EPA e DHA. Un integratore di olio di pesce di alta qualità di un produttore “rispettabile” apporta i benefici per la salute  dell’acido docosaesaenoico (DHA ) e dell’acido eicosapentaenoico (EPA) senza il rischio di tossicità.

Alcune marche di olio di pesce sono di qualità superiore rispetto ad altre.

Un produttore di olio di pesce “rispettabile” dovrebbe essere in grado di fornire documentazione dei risultati di laboratorio di terze parti che mostrano i livelli di purezza del loro olio di pesce, fino al livello di particelle per trilione.

Molte persone pensano che l’olio di semi di lino o di semi di lino contengano omega-3. Tuttavia,

  • il seme di lino contiene l’omega-3 a catena più corta, l’ALA (acido alfa-linolenico), che è diverso dall’EPA a catena più lunga, e dal DHA.
  • l’EPA ed il DHA sono gli omega-3 di cui il  nostro corpo ha bisogno per una salute e uno sviluppo ottimali.

Raccomandazioni circa le dosi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità per la gravidanza e l’allattamento suggerisce un consumo di 200-500 mg al giorno di acido docosaesaenoico (DHA ) e di acido eicosapentaenoico (EPA). [9]

Secondo l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare e i LARN 2014,  oltre ai 200 mg indicati come fabbisogno giornaliero di omega-3 (EPA e DHA) , il fabbisogno di DHA aumenta di 100-200 mg al giorno durante la gravidanza e l’allattamento. [9]

Riferimentibibliografici
  1. Omega-3 Fatty Acid Supplementation During Pregnancy, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2621042/
  2. Omega-3 Fatty Acids and Pregnancy, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3046737/
  3. Omega-3 Fatty Acid Supplementation During Pregnancy and Respiratory Symptoms in Children, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4122276/
  4. Effects of maternal omega-3 fatty acids supplementation during pregnancy/lactation on body composition of the offspring: A systematic review and meta-analysis. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28830700
  5. Excess Omega-3 Fatty Acid Consumption by Mothers during Pregnancy and Lactation Caused Shorter Life Span and Abnormal ABRs in Old Adult Offspring, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2839050/
  6. Omega-3 Fatty Acid supplementation during pregnancy. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19173020
  7. Omega-3 fatty acid supplementation during pregnancy and respiratory symptoms in children. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24626819
  8. Omega-3 Fish Oil and Pregnancy | American Pregnancy Association. American Pregnancy Association. Published April 27, 2012. Accessed September 3, 2021. https://americanpregnancy.org/healthy-pregnancy/pregnancy-health-wellness/omega-3-fish-oil-and-pregnancy/
  9. OMEGOR. Blog Omega-3. Published May 20, 2017. Accessed September 3, 2021. https://www.omegor.com/blog-omega-3/benessere-della-donna/omega-3-alimentazione-gravidanza/carenza-di-omega-3-in-gravidanza-condizione-pericolosa-e-comune/

Leggi anche:

Lascia un commento