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Aggiornato il: 9 Settembre 2023
Di Gravidanza360
Tutti i bambini piangono, alcuni più di altri. Piangere è il modo con cui il neonato ci dice che ha bisogno di conforto e di cure.
Le più comuni cause del pianto di un neonato
Quando un neonato piange, a volte si conoscono le cause, altre volte no. Le cause più comuni sono:
- perché ha fame,
- perché ha il pannolino sporco o bagnato,
- perché è stanco,
- perché vuol essere coccolato,
- perché ha troppo caldo o troppo freddo,
- perché si annoia,
- perché è sovra stimolato.
In alcuni momenti della giornata, alcuni i bambini potrebbero avere la tendenza a piangere, anche molto, senza che i genitori riescano a farli smettere: solitamente ciò accade nelle prime ore della serata proprio quando la mamma è più stanca.
Ad ogni modo, questi pianti del neonato tendono ad essere maggiori attorno alla 7° settimana dalla loro nascita per poi gradualmente diminuire.
Come calmare il pianto di un neonato
Spesso, il modo migliore per calmare un neonato che piange è di scoprire la ragione che lo porta a piangere. Ciò detto, per cercare di calmarlo prova con uno o più di uno dei seguenti modi: alcuni potrebbero funzionare meglio di altri.
1 – Cerca di sapere scoprire se vuol essere allattato.
2 – Creagli un leggero rumore di sottofondo che potrebbe distrarlo dal piangere.
- Puoi provare col rumore bianco, facendo però attenzione che questo rumore non abbia frequenze troppo elevate che potrebbero danneggiare le orecchie del piccolo.
- Per fortuna ci sono anche degli appositi generatori di rumore bianco. Si tratta di dispositivi che si possono acquistare anche con poche decine di euro.
3 – Prova a metterlo in una fascia in modo che possa stare vicino a te, oppure tienilo in braccio e muoviti dolcemente ondeggiando e ballando, parlagli o cantagli qualcosa.
4 – Mettilo in una carrozzina e cullala muovendola avanti e indietro.
5 – Vai a fare una passeggiata o un giro in auto. A molti bambini piace dormire in macchina: anche se il tuo bambino dovesse svegliarsi quando ti fermi, almeno avrai avuto un pò di relax.
6 – Trova qualcosa che lui possa ascoltare o guardare: potrebbe essere la musica della radio, un CD, un sonaglio o un cellulare sopra il lettino.
7 – Tenendolo contro di te, oppure sdraiandoti a faccia in giù sulle ginocchia, prova ad accarezzargli la schiena in modo deciso e ritmico.
8 – Spoglialo e massaggialo delicatamente:
- evita però di usare oli o lozioni fino a quando non avrà almeno un mese;
- parlagli in modo rassicurante,
- mentre fai tutto ciò, mantieni la stanza in cui ti trovi abbastanza calda.
8 – Prova con un bagno caldo: un bagno caldo calma istantaneamente alcuni bambini, ma altri li fa piangere ancora di più.
10 – Se questi accorgimenti non funzionano, potrai chiedere consigli al pediatra.
Quando piange durante le poppate
Alcuni bambini piangono proprio nel mentre stanno poppando e sembrano turbati.
Se allatti al seno e questo è il tuo caso, potresti far star meglio il tuo bambino migliorando il suo posizionamento e l’attaccamento.
Durante le poppate, a volte il pianto può essere il sintomo di un reflusso gastrico: per ulteriori informazioni e consigli parlane col tuo medico.
Quando piange incessantemente
Può essere estenuante provare a fare di tutto per non far piangere il bambino – ma inutilmente.
Purtroppo, diverse sono le ragioni che possono farlo piangere anche molto: anche il fatto che i neonati avvertono in modo amplificato qualsiasi tipo di dolore.
Ciò dipende della loro ipersensibilità e dall’immaturità del loro sistema nervoso che non riesce ad interpretare ed a gestire correttamente gli stimoli dolorosi.
a) le coliche (o colichette)
Il pianto eccessivo di un bambino potrebbe essere un segnale che soffre di coliche. Se il pianto “suona” triste ed angosciato, se si ferma per un momento o due e per poi ricominciare, questo suo pianto potrebbe essere causato da “ondate” di mal di pancia.
Potrebbe continuare per alcune ore, e potrebbe esserci ben poco da fare, se non di cercare di confortare il bambino ed aspettare che il pianto passi, tenendo comunque presente che le crisi di pianto non hanno nessuna conseguenza negativa sulla salute del neonato.
Nel caso di una colica potrebbe servire metterlo in una posizione che lo rilassi e che favorisca la fuoriuscita d’aria dal suo intestino. Per esempio, la cosiddetta posizione anti-colica, la quale consiste nel mettere il neonato/lattante a pancia in giù sul proprio braccio, con la testa nell’incavo del gomito, per poi dondolarlo mentre gli si danno delle piccole pacche sul sedere.
b) altre condizioni che possono generare il suo pianto
Se il neonato piange costantemente e non riesci proprio a consolarlo o distrarlo, oppure se il suo pianto non sembra essere il suo solito pianto, può essere un segno che è ammalato. In questo caso, contatta il medico di famiglia o il pediatra.
Quando devi preoccuparti
Porta il neonato al pronto soccorso o chiama il 118 se,
- ha un attacco di convulsioni,
- ha la pelle blu, screziata, cinereo (grigia) o molto pallida,
- respira rapidamente oppure mentre respira emette un rumore gutturale,
- ha febbre elevata ma le sue mani ed i suoi piedi sono freddi,
- ha un’eruzione cutanea rosso porpora chiazzata ovunque sul corpo.
Una cosa da non fare mai!
Non importa quanto possa sentirti frustrata, ma non devi mai scuotere (o lanciare, neanche sul letto o su un cuscino!) il tuo bambino: questo potrebbe causare danni al suo cervello o anche la morte.
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