L’iperemesi gravidica consiste in un vomito incoercibile durante la gravidanza che esita in disidratazione, perdita di peso e chetosi.
L’iperemesi gravidica è una condizione medica caratterizzata da, [4]
- vomito incontrollato che necessita l’ospedalizzazione,
- disidratazione,
- atrofia muscolare: un disturbo che comporta delle difficoltà motorie.
- squilibrio elettrolitico: cioè quando gli elettroliti (di solito, sodio o potassio) non riescono a svolgere bene i loro compiti.
- chetonuria: presenza nelle urine di acido acetacetico, acido beta-idrossibutirrico e acetone.
- perdita di peso superiore al 5% del peso corporeo. [3]
- Anche la salivazione eccessiva è un tipico sintomo di questo disturbo. [6]
La maggior parte delle donne con iperemesi gravidica presenta anche,
- una iponatremia, cioè una concentrazione di sodio nel siero inferiore a 135 mmol/L;
- una ipokaliemia (o ipopotassiemia), cioè una carenza di potassio nel sangue,
- ed un basso livello di urea nel siero. [5]
I sintomi della iperemesi gravidica di solito raggiungono il picco alla nona settimana e diminuiscono dopo circa 20 settimane di gestazione. [7]
Circa l’1% al 5% donne con iperemesi gravidica deve essere ospedalizzato. [8]
Le donne che hanno sviluppato l’iperemesi durante la prima gravidanza hanno un alto rischio di recidiva.
Nausea mattutina, o iperemesi gravidica (Hyperemesis Gravidarum, HG) ?
La maggior parte delle donne incinte (70-85%) ad un certo punto della gravidanza, sperimenta un qualche tipo di nausea mattutina.
Recenti studi dimostrano che sono almeno del 0,3 -2,3 % le donne ricoverate in ospedale per nausea mattutina estrema, a cui viene riscontrata un nausea dovuta ad una iperemesi gravidica. [2, 3]
Ma si pensa che i numeri reali di questa condizione siano molto più alti, dato che molte donne vengono curate a casa o comunque fuori dall’ospedale, dal loro medico o da un professionista di fiducia.
Si ritiene che questa grave nausea sia causata da un aumento dei livelli ormonali; tuttavia, la sua causa effettiva rimane ancora sconosciuta.
I sintomi dell’iperemesi gravidica (HG) appena illustrati compaiono solitamente tra la 4° e la 6° settimana di gravidanza, con un picco verso la nona. [7]
La maggior parte delle donne attorno alla 20° settimana ha un certo sollievo, anche se durante il resto della gravidanza il 20% delle donne necessita comunque di assistenza.
Non si conosce nessuna strategia di prevenzione per combattere l’iperemesi gravidica. Tuttavia può essere di conforto sapere che esistono molti modi per gestirla.
È comunque sempre importante saper distinguere la nausea mattutina e l’iperemesi gravidica.
Ecco allora una tabella con alcune sintomi che le distinguono.
nella nausea mattutina | nell’iperemesi gravidica |
Nausea, a volte accompagnata da vomito. | Nausea accompagnata da forte vomito. |
Nausea che si placa a 12 settimane o poco dopo. | Nausea che non si placa mai. |
Vomito che non causa grave disidratazione. | Vomito che provoca grave disidratazione. |
Vomito che permette di deglutire del cibo. | Vomito che non permette di deglutire cibo. |
I suoi sintomi più comuni
I segni ed i sintomi più dell’iperemesi gravidica sono,
- una grave nausea e vomito,
- avversioni alimentari,
- una perdita del 5%, o maggiore, del peso pre-gravidanza,
- una diminuzione della minzione,
- la disidratazione,
- il mal di testa,
- la confusione,
- svenimenti.
- l’itterizia,
- un affaticamento estremo,
- una bassa pressione sanguigna,
- un battito cardiaco accelerato,
- la perdita dell’elasticità della pelle,
- ansia / depressione secondaria.
I trattamenti medici
La maggior parte dei trattamenti sono volti al miglioramento dei suoi sintomi. [1]
In alcuni casi, l’iperemesi gravidica è così grave da richiedere il ricovero ospedaliero. In ospedale questa condizione può essere trattata con una delle seguenti “strategie”: [11, 13]
- con un’apporto di fluidi per via endovenosa in modo da ripristinare l’idratazione, gli elettroliti, le vitamine ed i nutrienti;
- con un’alimentazione nasogastrica: si ripristinano i nutrienti con l’inserimento di un tubo che attraversa il naso fino ad arrivare allo stomaco;
- con un’alimentazione gastrostomia percutanea endoscopica: é una procedura chirurgica che si mette in atto per ripristinare i nutrienti tramite un tubo che passa attraverso l’addome nello stomaco;
- con l’assunzione di determinati farmaci: metoclopramide, antistaminici, ‘ondansetrone, corticosteroidi, antireflusso, mirtazapina, piridossina-doxilamina, la prometazina [9, 12]
Altri possibili rimedi nei casi di iperemesi gravidica
Altri rimedi possono essere costituiti,
- dallo stare a riposo a letto: il riposo può dare sollievo, ma bisogna sempre essere consapevoli degli effetti che lo stare a letto ha sulla massa muscolare e sulla perdita di peso.
- dalla digitopressione, che è una tecnica che si basa sulla pressione delle dita sul corpo: esiste un punto di pressione per ridurre la nausea che si trova al centro del polso interno, a tre dita di distanza dalla piega del polso, tra i due tendini; dopo averlo individuato si deve premere con decisione, su un polso alla volta per tre minuti.
- dall’uso di bracciali polsini anti nausea: sono disponibili dei polsini per la nausea in mare che possono essere acquistati nelle farmacie.
- dall’assunzione di alcune erbe: zenzero o menta piperita.
- dall’ipnosi.[10]
- dall’agopuntura.[10]
Riferimenti bibliografici
1. London V, Grube S, Sherer DM, Abulafia O. Hyperemesis Gravidarum: A Review of Recent Literature. Pharmacology. 2017;100(3-4):161-171., https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28641304
2. Tan PC, Khine PP, Vallikkannu N, Omar SZ. Promethazine compared with metoclopramide for hyperemesis gravidarum: a randomized controlled trial. Obstet Gynecol. 2010;115(5):975-81., https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20410771/
3. ACOG (American College of Obstetrics and Gynecology) Practice Bulletin: nausea and vomiting of pregnancy. Obstet Gynecol. 2004;103(4):803-14., https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15051578/
4. Levine MG, Esser D. Total parenteral nutrition for the treatment of severe hyperemesis gravidarum: maternal nutritional effects and fetal outcome. Obstet Gynecol. 1988;72(1):102-7. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3132667/
5. Nelson-piercy C. Treatment of nausea and vomiting in pregnancy. When should it be treated and what can be safely taken?. Drug Saf. 1998;19(2):155-64., https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9704251/
6. Taylor R. Successful management of hyperemesis gravidarum using steroid therapy. QJM. 1996;89(2):103-7., https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8729550/
7. Jueckstock JK, Kaestner R, Mylonas I. Managing hyperemesis gravidarum: a multimodal challenge. BMC Med. 2010;8:46., https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20633258/
8. Simon EP, Schwartz J. Medical hypnosis for hyperemesis gravidarum. Birth. 1999;26(4):248-54., https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10655831/
9. Abramowitz A, Miller ES, Wisner KL. Treatment options for hyperemesis gravidarum. Arch Womens Ment Health. 2017;, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28070660
10. Wegrzyniak LJ, Repke JT, Ural SH. Treatment of hyperemesis gravidarum. Rev Obstet Gynecol. 2012;5(2):78-84., https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22866186
11. Kuşcu NK, Koyuncu F. Hyperemesis gravidarum: current concepts and management. Postgrad Med J. 2002;78(916):76-9., https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11807187
12. Mcparlin C, O’donnell A, Robson SC, et al. Treatments for Hyperemesis Gravidarum and Nausea and Vomiting in Pregnancy: A Systematic Review. JAMA. 2016;316(13):1392-1401., https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27701665
13. Abell TL, Riely CA. Hyperemesis gravidarum. Gastroenterol Clin North Am. 1992;21(4):835-49. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1478739