L’aspartame è una sostanza a basso contenuto calorico e ad elevato potere edulcorante: all’incirca 200 volte più dolce del saccarosio.
L’aspartame in gravidanza
Negli ultimi tempi si è tanto sentito parlare dell’aspartame in gravidanza. C’e’ chi ritiene che esso non comporti dei rischi e chi lo sconsiglia in via più assoluta.
Sta di fatto che oggi nel mondo, sono più di 200 milioni le persone che utilizzano regolarmente l’aspartame. [5]
Con questo articolo cercheremo di carpire, dati scientifici alla mano, e facendo riferimento a fonti autorevoli, se c’e’ o non c’è da preoccuparsi di assumere questo dolcificante in gravidanza e quali sono gli eventuali rischi che esso potrebbe comportare per te e per tuo figlio.
Asparame sì, aspartame no
A seguito di accurate valutazioni sulla sua sicurezza, in molti paese del mondo l’impiego alimentare dell’aspartame da una trentina d’anni in qua è autorizzato.
Negli ultimi anni, tuttavia, si è molto dibattuto sulla sicurezza dei dolcificanti artificiali in generale e, in particolare dell’aspartame e della saccarina, tuttavia la maggior parte degli operatori sanitari ritiene che siano sicuri se vengono assunti con moderazione.
Oggi l’aspartame lo si può trovare nei più disparati cibi e bevande : dai prodotti di pasticceria e confetteria alle gomme da masticare; nei prodotti ipocalorici, in quelli specifici per il controllo del peso, ecc..
In genere nei prodotti in commercio la sua presenza viene segnalata con le indicazioni “aspartame” , o “E-951”.
Il Comitato scientifico dell’alimentazione umana, nel 1984 ha fissato la dose giornaliera ammissibile di aspartame a 40 mg/kg di peso corporeo: per il Comitato questa dose può essere ingerita quotidianamente (anche da parte dei lattanti e delle donne incinte) senza che ci siano rischi apprezzabili per la salute. [1]
Tuttavia chi soffre di fenilchetonuria ereditaria (la fenilchetonuria ereditaria è una malattia metabolica che priva -chi ne è affetto- della capacità di metabolizzare l’aminoacido fenilalanina) non dovrebbe proprio assumere dell’aspartame. [2]
Ad ogni modo, la questione se sia o non sia sicuro assumere dell’aspartame durante la gravidanza, è ancora aperta.
Non ci sono prove sufficienti per affermare che sia o non sia dannosa per il feto, anche se, bisogna dire,
- che, attraverso la placenta l’asparame va accumularsi nei tessuti fetali. [4]
- che un piccolo studio danese condotto su 59.334 donne incinte, aveva concluso che l’assunzione di bevande zuccherate artificialmente era associata ad un aumentato rischio di parto prematuro. [6]
Nel 2013 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha condotto una revisione completa delle prove e ha concluso che l’aspartame era sicuro per il consumo umano, comprese le donne incinte e i bambini. [6]
E’ tuttavia raccomandabile che, i dolcificanti sostituti dello zucchero, vengano consumati in quantità moderate rispettando gli “standard di assunzione giornaliera accettabili” stabiliti dalle Agenzie di regolamentazione. [3]
Per prudenza, è perciò opportuno che le gestanti controllino le etichette dei diversi prodotti che assumono al fine di essere in grado di limitare l’assunzione di alimenti contenenti dei dolcificanti artificiali.