Oligoidramnios: cos’è
Si parla di oligoidramnios quando c’è troppo poco liquido amniotico.
Un volume deficitario di liquido amniotico, una condizione questa che può manifestarsi nel
Incidenza
L’oligoidramnios costituisce un problema molto grave, ma è anche un problema relativamente raro. Secondo alcune stime fatte in America, é presente solo nel 4-12% delle gravidanze e quelle post-termine sono più a rischio di svilupparlo.
Diagnosi
Questa condizione si manifestarsi durante la gravidanza quando,
- l’indice del liquido amniotico o AFI (dall’inglese Amniotic Fluid Index) misurato per mezzo di un’ultrasonografia, è meno di 5 cm (normalmente misura tra i 5 ed i 25 cm),
- e quando la misura della tasca massima è inferiore ai 2 cm (normalmente misura tra i 2 e gli 8 cm).
- Un ecografista esperto è in grado d’individuare questa condizione ;a occhio;, senza dover far ricorso alle misurazioni di cui sopra.
Cause
Il volume del liquido che avvolge il bambino durante i nove mesi è determinato dalla quantità di liquido che fluisce nel e dal sacco amniotico. Si tratta di un equilibrio dinamico.
La rottura delle membrane è la causa più comune di oligoidramnios. Altre possibili cause sono l’infarto o la trombosi della placenta, l’insufficienza utero-placentare e la sindrome di trasfusione gemello-gemello (TTTS, dall’inglese twin to twin transfusion syndrome).
Sono invece legate al feto, l’assenza di produzione di urina, un blocco nel tratto urinario, le anomalie cromosomiche (es. sindrome di Down), le anomalie che causano problemi di deglutazione, le anomalie congenite che comportano una riduzione della produzione di urina, i problemi legati alla crescita del feto o morte dello stesso.
Tra le cause legate alla madre troviamo le seguenti condizioni:
- precedenti gravidanze a crescita limitata,
- ipertensione cronica,
- preeclampsia,
- diabete,
- lupus eritematoso sistemico(LES),
- gravidanze multiple,
- difetti alla nascita, come le anomalie renali,
- gravidanza post-termine,
- malattie idiopatiche,
Rischi
L’oligoidramnios è un problema che può manifestarsi nel corso di un qualsiasi trimestre della gravidanza, ma durante i primi 6 mesi è più preoccupante. In quel periodo comporta maggiori rischi di: difetti alla nascita, interruzione della gravidanza, parto pretermine, perdita della vita neonatale.
Quando i livelli di liquidi sono bassi nell’ultimo trimestre, i relativi rischi includono:
- una crescita fetale lenta,
- complicazioni del travaglio,
- la necessità di un parto cesareo.
L’evoluzione di una gravidanza in presenza di oligoidramnios viene attentamente monitorata al fine di garantire il normale sviluppo del feto.
In alcuni casi, per proteggere la madre o il bambino i medici possono valutare la necessità di indurre il travaglio. Possono anche essere necessari: un’amnioinfusione (infusione di soluzione salina nell’utero), l’aumento dei liquidi materni, il riposo a letto.
In caso di oligoidramnios, Aa causa del rischio di compressione del cordone ombelicale, vi è una maggiore possibilità che si abbiano delle complicazioni del travaglio, durante il quale potrebbe essere necessaria un’amnioinfusione mediante l’inserimento di una soluzione fisiologica nel sacco amniotico. In alcuni casi può rendersi necessario il parto cesareo.