Parto cesareo: programmato, non programmato

Secondo uno studio Euro-Peristat datato 2015 e pubblicato su Bjog: An International Journal of Obstetrics and Gynaecology, le percentuali dei parti cesarei in Europa vanno dai 52% di Cipro ai 14.8% dell’Islanda. In Italia il tasso oscilla tra il 36 ed il 38%.(1)

Secondo il nostro Ministero della salute, vi è sempre più la tendenza a trasformare il parto, che è un evento naturale, in un problema chirurgico.

Sempre più spesso soprattutto in Italia, oggi tante donne partoriscono col taglio cesareo senza un reale motivo che sia legato alla salute.

Tuttavia, essendo un intervento chirurgico, solo in caso di un’appropriata indicazione medica questo tipo di parto è in grado di garantire benefici superiori ai potenziali rischi che ogni intervento chirurgico inevitabilmente comporta.(5)

Perché si fa un parto cesareo ? Il taglio può essere un intervento messo in programma prima oppure, nel corso del parto se dovessero imporlo le condizione del feto o quelle della madre. Esaminiamo questi due casi separatamente.

Il taglio cesareo non programmato

Un medico potrebbe consigliare questa procedura prima del termine della gravidanza. Ecco alcune delle condizioni che potrebbero rendere necessario un taglio cesareo:

  • Determinate condizioni mediche. Se soffri di alcune patologie croniche come disturbi cardiaci, diabete, ipertensione o patologie renali che rischino di rendere per il tuo corpo pericolosamente stressante un parto vaginale, quello cesareo può costituire l’opzione più sicura.
  • Alcune infezioni. Se sei positiva all’HIV o sei affetta da un herpes genitale in forma attiva, si rende necessario programmare un taglio cesareo perché entrambi questi virus possono essere trasmessi al tuo bambino durante il parto.
  • La salute del bambino. Una malattia o una condizione congenita potrebbe rendere ancora più insidioso il viaggio del tuo bambino attraverso il canale del parto, di per sé già difficile.
  • Un bambino toppo grande. A volte il bambino potrebbe essere troppo grande (macroscopico, se il feto dovesse pesare dai 4,5 kg in su) per potersi muovere senza problemi attraverso il canale del parto, specialmente nel caso tu fossi aumentata di peso più quanto viene consigliato in gravidanza.
  • Il peso della donna. Il fatto di essere obesa aumenta significativamente le probabilità di dover fare un taglio cesareo, in parte a causa degli altri fattori di rischio che spesso accompagnano l’obesità (come il diabete gestazionale), e in parte perché le donne obese tendono ad avere un travaglio più lungo: più é lungo è, più aumenta il rischio di dover finire sul tavolo operatorio.
  • La sua età. Sebbene il fatto di invecchiare non implichi necessariamente di dover subire un taglio cesareo, le probabilità di averne bisogno aumentano con l’aumentare dell’età.
  • La presentazione podalica del bambino. Quando il tuo bambino si trova posizionato coi piedi o con il sedere verso l’uscita del canale del parto, vuol dire che la sua presentazione è podalica: e se non si riuscisse a girarlo nel verso giusto, il tuo medico potrebbe decidere di effettuare un taglio cesareo.
  • Una gravidanza multipla. La probabilità di subire la procedura del taglio cesareo aumenta con il numero di bambini che stai portando in grembo.
  • Alcuni problemi placentari. Se la placenta sta parzialmente o completamente bloccando l’apertura della cervice (placenta previa); oppure si è separata dalla parete uterina (distacco di placenta), un taglio cesareo è probabilmente la cosa più sicura per te e il tuo bambino.
  • Altre complicazioni. Nel caso di un’ipertensione indotta dalla gravidanza o eclampsia (uno sviluppo raro della preeclampsia che colpisce il sistema nervoso centrale causando delle crisi convulsive) e nel caso di trattamenti che non stanno avendo effetto, il tuo medico potrebbe optare per un taglio cesareo allo scopo di proteggere te ed il tuo bambino.

Il taglio cesareo urgente

Molto più frequentemente la necessità di un taglio cesareo non è certa finché una donna non si trova in pieno travaglio.

Alcune delle ragioni più comuni di questa condizione sono date da:

  • Il travaglio che non inizia. Il medico potrebbe optare per la chirurgia se il tuo travaglio non sembra voler iniziare  nonostante le contrazioni: la cervice non si sta dilatando dopo 24, 25 ore per quanto riguarda una neo-madre, e dopo meno ore relativamente ai parti successivi.
  • Il travaglio che si ferma. Potresti passare attraverso le prime fasi del travaglio (dilatazione fino a 3 centimetri) solo per giungere ad uno stop. Ancorché sia possibile che l’ossitocina, o altre sostanze che stimolano il travaglio, possano far ripartire le contrazioni, diventa necessario un taglio cesareo se il problema sta nel fatto che la testa del tuo bambino è troppo grande per passare attraverso la tua pelvi (una cosa che accade all’incirca in metà dei casi).
  • Lo sfinimento o sofferenza fetale. Se il tuo medico decide che sei esausta, o se il monitor fetale mostra dei segni di sofferenza del tuo bambino, potrebbe optare per un taglio cesareo.
  • Il prolasso del cordone ombelicale. Se il cordone ombelicale scivola nel canale del parto prima del bambino, verrà compresso dal passaggio del feto, una complicazione che interromperebbe il suo apporto di ossigeno.
  • Una rottura uterina. Se il tuo utero si lacera, è necessario un taglio cesareo.

Come avviene un parto cesareo

  1. In preparazione all’intervento, viene messa una cannula endovenosa nel braccio o nella mano della donna per somministrarle i liquidi ed i medicinali necessari durante l’operazione.
  2. Il suo addome viene pulito e i suoi peli pubici potrebbero essere tagliati o rasati.
  3. Viene posizionato un catetere nella vescica della donna per rimuoverne l’urina, e per un giorno dopo l’intervento, questo verrà lasciato lì.
  4. Solitamente viene fatta un’anestesia locale per via epidurale o spinale. Entrambi questi tipi di anestesia desensibilizzano la metà inferiore del corpo, ma permettono alla donna di essere sveglia quando il suo bambino nascerà. Questa operazione tende ad essere più sicura, rispetto a quella dell’anestesia generale, in cui la donna rimarrebbe totalmente addormentata durante il parto.
  5. Il ginecologo utilizzerà un bisturi per effettuare un’incisione orizzontale nella cute e nella parete addominale, solitamente lungo la linea del pube, cioè abbastanza in basso da poter essere in seguito coperta dalla biancheria o dal bikini. Alcune donne potrebbero subire un’incisione verticale o a forma di V rovesciata.
  6. Dopo che è stato aperto l’addome, viene inciso l’utero. “Tipicamente” viene fatto un taglio orizzontale, che rompe il sacco amniotico il quale circonda il feto.
  7. Una volta che questa membrana protettiva è stata rotta, il bambino viene rimosso dall’utero; il cordone ombelicale viene tagliato, e la placenta viene rimossa.
  8. Il bambino viene esaminato e poi dato alla madre per favorirne il contatto.

Il modo in cui viene effettuato il taglio sulla parete uterina della madre è importante, perché il modo in cui la cicatrice guarirà andrà ad influenzare la capacità di avere in futuro dei parti vaginali.

Una volta che il parto ed il post parto, sono stati completati, le incisioni nell’utero materno vengono ricucite con dei punti che in seguito si dissolveranno sotto la pelle.

La cute dell’addome viene chiusa con punti o graffette, che verranno poi rimosse prima che la donna lasci l’ospedale.

Un parto cesareo, in sala operatoria dura solitamente tra 60 a 120 minuti. La durata esatta dipende dalle eventuali complicazioni che possono sorgere durante il parto.

Dopo l’intervento, la donna verrà portata al reparto maternità dell’ospedale per la convalescenza.

Il recupero dopo il parto cesareo

Il recupero dopo un parto cesareo, solitamente richiede un tempo maggiore rispetto a quello successivo ad un parto vaginale.

Tutto ciò si traduce in una più lunga permanenza in ospedale. Eventuali dolori potrebbero rendere necessario che la madre assuma degli antidolorifici.

Al rientro a casa, alla madre potrebbe essere necessario un periodo di riposo di qualche settimana.

Sulla pancia delle neo mamme resterà una cicatrice rossa, che con il tempo cambierà colore e diventerà man mano sempre più invisibile.

Se hai già avuto un cesareo, ciò non significa che eventuali successivi parti debbano avvenire allo stesso modo.

La maggior parte delle donne che hanno avuto un parto cesareo successivamente sono in grado di avere un parto vaginale.

Solamente in particolari situazioni, sia per la loro sicurezza che di quella del loro bambino, potrebbe essere consigliato di optare per il taglio cesareo anche per gli eventuali parti futuri. (3)

Riferimenti bibliografici
  1. http://www.nhs.uk/Conditions/Caesarean-section/Pages/Introduction.aspx
  2. http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=26481
  3. http://www.nhs.uk/Conditions/Caesarean-section/Pages/Introduction.aspx
  4. http://www.whattoexpect.com/pregnancy/c-section/
  5. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_72_allegato.pdf