Posizione cefalica: cos'è, e come riconoscerla dai movimenti del feto

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Aggiornato il: 9 Settembre 2023
Di Gravidanza360

La posizione cefalica

Nelle ultime settimane di gravidanza, il feto assume la posizione che sarà poi quella con cui attraverserà il canale del parto.

La cosiddetta posizione cefalica, ovvero quella in cui la testa del nascituro è posizionata in basso e sarà quindi la prima a spuntare, è considerata la migliore e la più sicura per un parto tradizionale.

Questo per una ragione molto semplice: la parte del corpo del piccolo dal diametro più ampio è proprio la sua testa, e se il collo dell’utero della mamma è sufficientemente dilatato e la lascia passare senza eccessive difficoltà, anche il resto del corpo seguirà con una certa naturalezza.

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Feto in posizione cefalica

Capriole e calcetti

Generalmente accade nelle ultime settimane di gestazione che il feto inizi le sue “manovre” per prepararsi alla posizione con cui nascerà.

C’è chi è così fortunata da avvertire con una certa chiarezza la “capriola” del bambino che si rivolta, ma più spesso ci si affida a piccoli segnali. Per esempio, i calcetti possono indicare, se rivolti nella parte alta del pancione, che lì stanno i piedi e, dunque, la testa è già rivolta in basso. Ancora più facile sentire dall’esterno la forma dei piedini quando il feto li tiene “puntati” per un po’.

Singhiozzo e pressioni

Un altro potenziale indicatore del fatto che il bambino si è sistemato in posizione cefalica è il suo singhiozzo: se lo si avverte nella parte più bassa del ventre, è possibile che lì sia la testolina. Possibile però, non certo: parliamo di segnali da interpretare, non di prove incontrovertibili. Allo stesso modo si può collegare una certa pressione sotto le costole alla posizione cefalica, quando a premere contro la parte alta è il bacino del piccolo, o meglio le sue natiche.

Posizione cefalica di vertice

È detta “Posizione cefalica di vertice” la posizione ideale per il parto. In questo caso il bambino è posizionato nel modo più agevole per il parto, ovvero, oltre ad avere la testa verso il basso, presenta anche un’ottimale flessione del collo, mentre a spuntare per prima è la parte posteriore del capo. Oltre che la migliore, questa posizione è di gran lunga la più frequente, e quella che permette un’espulsione più veloce.

Presentazione di fronte

Benché sia, come abbiamo visto, la posizione migliore e la più comune, anche la posizione cefalica può nascondere le sue piccole insidie. Se, per esempio, anziché la parte posteriore del capo la prima a spuntare è la fronte (presentazione di fronte), la discesa lungo il canale del parto può non essere possibile perché il diametro è troppo largo anche per l’utero dilatato.

Si tratta di una posizione abbastanza rara, o transitoria. Tuttavia, se il feto non piega ulteriormente il collo consentendo alla testa di posizionarsi di vertice, si deve eseguire un parto cesareo.

Presentazione di bregma e di faccia

Problemi simili si incontrano se ad affacciarsi per prima è la parte alta della testa, dove si trova la fontanella: questa, detta presentazione di bregma, deriva sempre da una flessione incompleta del collo e può causare un dilatarsi dei tempi del travaglio.

Ancora più rara è la presentazione di fronte, in cui è proprio la fronte del piccolo ad affacciarsi per prima, con la testa rivolta all’indietro.

Attraverso l’esplorazione vaginale si cerca di capire in che direzione è orientato il mento e, a seconda della posizione precisa, si può capire se è necessario.

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