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Preeclampsia o gestosi: sintomi, diagnosi, cure e prevenzione

Preeclampsia o gestosi: sintomi, diagnosi, cure e prevenzione

Che cos’è la gestosi in gravidanza?

Le donne con preeclampsia hanno ipertensione, alti livelli proteine ​​nelle urine, gonfiore, mal di testa, visione offuscata ed altri sintomi. È una condizione medica che deve essere gestita da personale sanitario perchè se non viene trattata tempestivamente e correttamente, esiste il rischio che possa portare a complicazioni molto gravi, sia per la donna, che per il neonato: ogni anno nel mondo la gestosi è responsabile di oltre mezzo milione di morti feto-neonatali e di oltre 70 mila morti materne.

Classificazione dei disordini ipertensivi in gravidanza

Si definisce cronica l’ipertensione, associata ad esiti materni e fetali sfavorevoli, preesistente alla gestazione o comparsa nelle prime 20 settimane di gravidanza.

Si definisce ipertensione gestazionale la comparsa, dopo 20 settimane di età gestazionale, in donne che altrimenti sono normotese, di valori di pressione sistolica maggiori di 140 mmHg o di pressione diastolica maggiori 90 mmHg.

Se l’ipertensione si associa anche ad una proteinuria (presenza di proteine nelle urine) con 300 mg di proteine in un campione di 24 ore, si parla di preeclampsia. La preeclampsia si verifica in:

  • circa il 5-8% delle donne gravide,
  • circa il 35% delle gravide con ipertensione gestazionale,
  • oltre il 25% delle gravide con ipertensione cronica.

Una manifestazione grave della gestosi viene definita sindrome di HELLP, che non va quindi confusa con una patologia a sé.

Si parla, infine, di ipertensione da camice bianco quando si è in presenza di un ipertensione che si manifesta solo in ambito ospedaliero, che scompare in ambito domestico.

Come viene diagnosticata?

Secondo le linee di indirizzo per la gestione delle gravidanze complicate da preeclampsia della regione Piemonte, si pone diagnosi di preeclampsia in presenza di:

  • ipertensione (con valori di pressione arteriosa sistolica uguale o superiore a 140 mmHg e/o di pressione arteriosa diastolica uguale o superiore a 90 mmHg in due misurazioni a distanza di almeno 4 ore oppure, in presenza di valori di pressione arteriosa sistolica uguale o superiore di160 mmHg o pressione arteriosa diastolica uguale o superiore di 110 mmHg, è sufficiente la conferma in due misurazioni a distanza di 15 minuti) che esordisce in un’epoca gestazionale uguale o superiore a 20 settmane accompagnata da una o più delle seguenti condizioni;
  • proteinuria significativa;
  • disfunzioni d’organo materne:
    • alterazione della funzione renale (creatnina > 1.1 mg/ml, oligoanuria)
    • aumento degli enzimi epatci (valori di alanina amino transferasi o aspartato amino transferasi doppi rispetto alla norma) con o senza epigastralgia o dolore all’ipocondrio destro;
    • coinvolgimento neurologico (cefalea persistente, iperreflessia, segni di lato,
      disorientamento spazio-temporale, scotomi, amaurosi transitoria, eclampsia, stroke)
    • alterazioni ematologiche: piastrinopenia < 100000 / ml, coagulazione intravascolare disseminata, emolisi (aumento di lattico deidrogenasi e bilirubina, riduzione dell’aptoglobina)
    • dispnea, dolore toracico, edema polmonare
  • segni di disfunzione utero-placentare (restrizione della crescita fetale, morte endouterina del feto, ecc.)
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La gravità del quadro clinico è correlata all’entità dell’ipertensione e al danno d’organo.

Screening precoce

Diverse linee guida consigliano lo screening precoce per la gestosi. Tuttavia, questo percorso non rappresenta ancora un livello essenziale di assistenza.

Alcuni ospedali come il Burlo Garofolo di Trieste Burlo Garofolo offrono la possibilità di eseguire lo screening precoce per la preeclampsia.

Lo screening per la preeclampsia consiste nella valutazione della presenza di fattori di rischio
materni, misurazione della pressione arteriosa materna, valutazione della velocimetria Doppler delle
arterie uterine e dosaggio di Placental like Growth Factor.

Alla fine della valutazione clinica ed ecografica verrà eseguito il calcolo del rischio. In caso di rischio superiore al cut-off, è eventualmente possibile attuare degli interventi di profilassi per impedire o per ritardare il presentarsi della condizione.

Chi è a rischio

Le condizioni che seguono possono aumentare il rischio di sviluppare una preeclampsia:

  • precedente preeclampsia, sindrome di HELLP, eclampsia;
  • sindrome da anticorpi antifosfolipidi;
  • gravidanza plurima;
  • ipertensione cronica;
  • diabete;
  • malattie del rene (o una proteinuria significativa al primo controllo di inizio gravidanza).

I sintomi

È una condizione caratterizzata dalla presenza di ipertensione e proteinuria (cioè l’elevata presenza di proteine nelle urine) associate ad altri sintomi indicatori di danno d’organo o ad iposviluppo fetale indice di una placenta malfunzionante.

Tra la sintomatologia, troviamo, insieme all’ipertensione, anche cefalea, disturbi visivi, senso di confusione mentale, dolore allo stomaco o all’addome, presenza di gonfiori (agli arti, inferiori o superiori, e al viso) e scarsa produzione di urina. Anche un anomalo aumento ponderale potrebbe nascondere la difficoltà da parte dei reni di filtrare correttamente il sangue.

Rivolgiti perciò al tuo medico immediatamente se, hai una visione offuscata, un forte mal di testa, un dolore addominale e / o una minzione rara. Il medico comunque ad ogni visita prenatale controlla la pressione sanguigna, i livelli di urina, e può anche prescrivere degli esami del sangue che possono mettere in evidenza se hai o se non hai una preeclampsia. Il medico può anche farti altri esami: controllo delle funzioni renali e di coagulazione del sangue; ecografia per controllare la crescita del bambino; e ecografia Doppler per misurare l’efficienza del flusso sanguigno alla placenta.

Nessuna anomalia pressoria o ematica deve essere sottovalutata in gravidanza, e per questo è importante monitorare la pressione da casa almeno quattro o cinque volte al mese, e fare tutti gli esami ematici o strumentali che rientrano nel protocollo del percorso nascita.

A che settimana di gravidanza inizia la preeclampsia?

La preeclampsia si verifica in genere dopo la ventesima settimane di gravidanza, ma può manifestarsi anche prima. La maggior parte della preeclampsia si verifica durante il terzo trimestre di gravidanza, se non addirittura nelle ultimissime settimane (37°, 28°, 39° settimana di gravidanza). La preeclampsia può verificarsi anche nei primissimi giorni dopo il parto (in tal caso si parla di preeclampsia post parto).

Cos’è la preeclampsia post parto e quanto dura?

La preeclampsia o gestosi post parto si sviluppa dopo la nascita del neonato: in genere entro due giorni dal parto, ma può anche svilupparsi a distanza di un paio di settimane. I sintomi della preeclampsia post parto sono simili a quelli della gestosi in gravidanza e includono ipertensione, gonfiore agli arti, mal di testa, macchie della vista, dolori di stomaco e nausea. È una condizione grave che può causare convulsioni, ictus e danni agli organi.

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Qual è la differenza tra preeclampsia ed eclampsia?

L’eclampsia è una grave preeclampsia che provoca convulsioni. È considerata una complicazione della preeclampsia, ma può verificarsi senza segni di preeclampsia. In rari casi l’eclampsia può portare a conseguenze gravi come il coma, l’ictus o la morte.

Cure e trattamenti

Il trattamento di questa malattia dipende da quanto si è vicini alla data del parto. Se sei vicina alla data di scadenza ed il bambino è abbastanza sviluppato, il medico probabilmente vorrà far nascere il bambino il prima possibile: il parto rappresenta la cura risolutiva della preeclampsia.

Se hai una lieve preeclampsia e il tuo bambino non ha raggiunto il pieno sviluppo, verrai tenuta sotto stretto controllo fino a che non è possibile farti partorire. Potrebbero venirti somministrati dei farmaci corticosteroidi (per facilitare lo sviluppo dei polmoni del bambino) e del solfato di magnesio (per prevenire le crisi epilettiche e ridurre la possibilità di complicanze cerebrali legate ad un parto prematuro nel neonato).

Se hai una preeclampsia grave il medico può tentare di trattarla con dei farmaci antipertensivi fino a che non rientra in valori da poter partorire in modo sicuro.

Le conseguenze sulla madre

Se la preeclampsia non viene trattata in modo rapido e corretto, può portare a delle gravi complicazioni per la madre, come un’insufficienza epatica o renale e, in futuro, dei problemi cardiovascolari.

La preeclampsia può evolvere in sindrome HELLP, caratterizzata da emolisi, aumento degli enzimi epatici e basso numero di piastrine: una condizione che di solito si verifica in tarda gravidanza, e che colpisce la scomposizione dei globuli rossi, la coagulazione del sangue, e la funzionalità epatica della donna incinta.

Oppure la gestosi può evolvere in un’eclampsia: una forma grave di preeclampsia che porta a convulsioni nella madre, in rari casi, può portare a coma, ictus o morte.

Gestosi conseguenze per il bambino

Una preeclampsia può impedire alla placenta di ricevere sangue a sufficienza, per cui se la placenta non è irrorata a sufficienza, il bambino riceve meno ossigeno e meno cibo.

Ciò può comportare che, alla nascita, abbia un peso inferiore al normale.

Se la preeclampsia viene diagnosticata precocemente e trattata con cure prenatali regolari, la maggior parte delle donne può ancora partorire un bambino sano.

Cosa fare per evitare ovvero prevenire la gestosi

Attualmente, non esiste modo per prevenire efficacemente la preeclampsia.

Alcuni fattori che contribuiscono all’ipertensione arteriosa possono essere controllati, altri no. Alcune anomalie nella formazione della placenta possono essere modificate nel primo trimestre di gravidanza, se la preeclampsia viene individuata relativamente presto. Per il resto:

  • segui le istruzioni del tuo medico riguardo alla dieta ed all’esercizio fisico,
  • bevi 6-8 bicchieri d’acqua al giorno,
  • non mangiare cibi fritti e cibo spazzatura,
  • riposa a sufficienza,
  • allenati regolarmente,
  • evita di bere alcolici,
  • evita le bevande che contengono caffeina,
  • ridurre il sale nell’alimentazione e limitare le calorie e assumere vitamine non si sono dimostrati dei metodi molto efficaci per prevenire la malattia.
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A seconda del tuo stato di salute ed in relazione ad eventuali altri fattori, il tuo medico ti potrà eventualmente suggerire di prendere delle medicine (nelle donne ad alto rischio è raccomandata l’assunzione di aspirina a basso dosaggio tutti i giorni, prima di coricarsi la sera, da iniziare dalla 12° settimana di gravidanza, e non oltre la 16° settimana, e da continuare fino al parto) e degli integratori. Non devi assumere farmaci o integratori prima di averne parlato con il tuo medico

[fonti]

  1. Preeclampsia: Symptoms, Causes, Treatments & Prevention. Cleveland Clinic. Published 2021. Accessed April 30, 2023. https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/17952-preeclampsia
  2. Pre-eclampsia in gravidanza: studio verifica fattori di rischio. Aifa.gov.it. Published 2016. Accessed April 30, 2023. https://www.aifa.gov.it/-/pre-eclampsia-in-gravidanza-studio-verifica-fattori-di-rischio
  3. ‌I DISORDINI IPERTENSIVI IN GRAVIDANZA: classificazione, diagnosi e terapia. Raccomandazioni di buona pratica clinica. AIPE (Associazione Italiana Preeclampsia)
  4. 2022, dal 1 agosto: Screening precoce per la preeclampsia | IRCCS materno infantile Burlo Garofolo. Trieste.it. Published 2022. Accessed April 30, 2023. https://www.burlo.trieste.it/content/2022-dal-1-agosto-screening-precoce-preeclampsia
  5. ‌Linee Guida AIPE 2013. IDENTIFICAZIONE DELLE PAZIENTI A RISCHIO PER PREECLAMPSIA E STRATEGIE PROFILATTICHE. Adriana Valcamonico, Tiziana Frusca. https://www.sigo.it/wp-content/uploads/2015/10/linee-guida-aipe-20131.pdf
  6. Preeclampsia. Issalute.it. Published February 28, 2018. Accessed April 30, 2023. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/g/gestosi#prevenzione
  7. ‌Ilaria Lemmi. Preeclampsia o gestosi: quanto è pericolosa? Uppa. Published June 21, 2021. Accessed April 30, 2023. https://www.uppa.it/preeclampsia-gestosi-complicazione-pericolosa/

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