Primi sintomi di una gravidanza

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Aggiornato il: 9 Settembre 2023
Di Gravidanza360

Ancorché gli unici modi per sapere con certezza di una gravidanza in corso siano i test di gravidanza su sangue e/ urine e l’esame ecografico, ci sono alcuni segnali ed alcuni sintomi indicativi di un qualche cambiamento di rilievo in atto nel corpo. 

Prima di esaminarli occorre però ricordare che i primi i sintomi di una gravidanza in arrivo:

  • vengono avvertiti in modo molto soggettivo,
  • possono essere comuni a quelli premestruali,
  • non si manifestano in tutte le donne allo stesso modo,

alcune donne li avvertono fin dalla prima settimana dopo il concepimento, mentre altre solo dopo mesi.

L’immagine sottostante illustra visivamente quali sono le date ed i tempi di rilievo riguardanti anche i fatti ed i sintomi di cui parleremo connessi ai primissimi periodi della gravidanza.

Per convenzione, si considera che una gravidanza inizi il primo giorno dell’ultima mestruazione (circa 2 settimane prima del concepimento). Può sembrar strano ma è così: è considerato l’inizio della prima settimana anche se “tecnicamente” in quel momento non eri ancora incinta. Questo criterio approssimativo –  definito come il “metodo di calcolo dell’epoca (o età) gestazionale”  – dipende dal fatto che questo primo giorno viene solitamente calcolato a posteriori, in un momento in cui non è possibile rilevare l’effettiva data del concepimento mediante la fecondazione dell’ovulo. Ma anche al fatto che si basa su una data facile da ricordare.

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Queste premesse sono utili a comprendere perché nelle prime settimane di gravidanza potrebbero anche non essere avvertiti sintomi.

Una volta raggiunto il secondo trimestre della gravidanza inizieranno a svanire molti dei cambiamenti che avvengono nel corpo, e quindi anche molti dei sintomi del primo trimestre di gravidanza.

Sequenza temporale dei possibili primi sintomi

I primi cambiamenti ormonali hanno inizio nel corpo della donna dopo l’avvenuto concepimento, quindi attorno alla terza/quarta settimana di gravidanza (convenzionale).

Questi cambiamenti fanno impennare nelle prime settimane i livelli di beta HCG, la cui funzione quella è di stimolare la produzione del progesterone che è l’ormone principale della gravidanza.

I primi sintomi della gravidanza derivano da quest’aumento del progesterone: sbalzi d’umore, a volte mal di testa, ma anche alterazioni del gusto e dell’olfatto. (NB. In questa fase i farmaci analgesici potrebbero danneggiare il feto).

Si tratta di sintomi soggettivi simili (in alcune donne) a quelli premestruali. Parleremo più in dettaglio di questi e di altri sintomi e segnali di questo periodo.

Sequenza temporale di sintesi dei primi sintomi della gravidanza, settimana per settimana

  • sintomi della prima settimana di gravidanza: lievi crampi e perdite da impianto
  • sintomi della seconda settimana di gravidanza: lievi crampi e perdite da impianto
  • sintomi della terza settimana di gravidanza: lievi crampi e perdite da impianto
  • sintomi della quarta settimana di gravidanza: mancanza di mestruazioni, lievi crampetti uterini e perdite da impianto, nausea e vomito, formicolio o dolore al seno, bisogno di urinare più spesso, gonfiore
  • sintomi della quinta settimana di gravidanza: fatica, nausea e vomito, formicolio o dolore al seno, bisogno di urinare più spesso, gonfiore, chinetosi
  • sintomi della sesta settimana di gravidanza: fatica, nausea e vomito, formicolio o dolore al seno, bisogno di urinare più spesso, gonfiore, chinetosi, mal di testa e cambiamenti di umore, alterazione della temperatura corporea
  • sintomi della ottava settimana di gravidanza: ipertensione, battito cardiaco più veloce
  • sintomi della nona settimana di gravidanza: estrema stanchezza e bruciore di stomaco, aumento della frequenza cardiaca
  • sintomi della decima settimana di gravidanza: aumento della frequenza cardiaca
  • sintomi della undicesima settimana di gravidanza: cambiamenti al seno e al capezzolo, acne, notevole aumento di peso
  • sintomi della dodicesima settimana di gravidanza: notevole aumento di peso

I crampetti uterini e le perdite da impianto

Crampetti. L’espandersi dell’utero per poter far spazio all’embrione può comportare nelle prime settimane di gravidanza crampi e sensazioni dolorose al basso ventre.

Perdite da impianto. Circa 10 – 14 giorni dopo l’avvenuto concepimento (4° settimana di gravidanza) la blastocisti va ad impiantarsi nell’endometrio, il rivestimento dell’utero. Questa fase dell’impianto (nidazione o annidamento) può causare delle perdite di sangue simili alla mestruazione, perdite definite perdite da impianto,  Ecco alcuni loro tipici segnali.

  • Colore: a differenza di quelle del ciclo che sono generalmente più scure e che tendono al marrone, le perdite da annidamento dell’embrione nelle pareti interne dell’utero, possono essere bianche con delle tracce rosse, oppure di colore rosso vivo, rosso chiaro o rosa.
  • Sanguinamento: le perdite da impianto non sono mai troppo abbondanti e di solito non sono di colore rosso vivo, in quanto è minima la quantità dell’emoglobina che tende ad ossidarsi.
  • Dolore: le perdite da impianto possono essere accompagnate da piccoli crampetti uterini.
  • Durata. Diversamente da quelle premestruali che iniziano con perdite minime e poi diventano più abbondanti, e che mediamente possono durare cinque giorni, queste perdite durano pochi giorni e sono destinate a scomparire rapidamente.

Il mancato ciclo

Una volta completato l’impianto, il corpo della donna inizia a produrre gonadotropina corionica umana (hCG). Questo ormone aiuta a mantenere la gravidanza, e “dice” alle ovaie di smettere di rilasciare ogni mese le cellule uovo (ovuli).

Quattro settimane dopo il concepimento, la donna perderà probabilmente il suo prossimo ciclo mestruale. Se la donna ha un ciclo irregolare, un test di gravidanza le potrà darle la conferma di una gravidanza in corso.

La maggior parte dei test di gravidanza per uso domestico può rilevare l’hCG già otto giorni dopo il mancato ciclo mestruale.

L’alterazione della temperatura corporea

Un primo segnale di una gravidanza in corso può essere anche una leggera alterazione della temperatura corporea. La temperatura della donna può anche aumentare di alcuni decimi di grado (in genere 0,3-0,5° C): ancor più quando fa un’attività fisica o quando è caldo.

Quest’aumento dipende dall’attività degli ormoni, in particolare da quella dl progesterone.

La stanchezza

Nel corso di una gravidanza si può avvertire stanchezza in qualsiasi momento: all’inizio è piuttosto comune.

Attenzione però che la (sola) stanchezza potrebbe essere dovuta anche ad altre ragioni come lo stress, la fatica, un’influenza ecc..

Possono far sentire la donna insonnolita ed intorpidita anche i livelli di progesterone che stanno aumentando.

L’aumento della frequenza cardiaca

Le palpitazioni e le aritmie sono piuttosto comuni nel corso di una gravidanza. In questa prima fase dipendono dai meccanismi d’azione degli ormoni, mentre più tardi sono legate dall’aumento del flusso sanguigno dovuto al feto.

Il cuore della gestante può iniziare a pompare più velocemente e più forte intorno all’ottava/decima settimana.

La sensibilità agli odori e l’avversione ai cibi

Solitamente, le donne riferiscono di un aumento della sensibilità del loro olfatto quale loro possibile sintomo (precoce) di una loro gravidanza.

Ci sono poche prove scientifiche su questa sensibilità nel primo trimestre. Ad ogni modo questa sensibilità può avere un certo un rilievo, dato che può provocare nausea e vomito, ed anche un forte disgusto per alcuni cibi.

La nausea e il vomito

L’attività ormonale può indurre sull’organismo umano marcati ed importanti effetti. L’attività dovuta all’aumento degli ormoni può causare, tra la quarta e la sesta settimana successiva al concepimento e per tutto il primo trimestre di gravidanza, nausee ed eventualmente anche il vomito.

Sono numerose le donne che nel primo trimestre di gravidanza soffrono di una nausea mattutina, da lieve a grave. Per alcune può essere più intensa verso la fine del primo trimestre, ma spesso il secondo trimestre migliora. Per alcune, si tratta è un disturbo di breve durata, per altre di un continuo fastidio anche dopo i primi mesi.

Anche se detta mattutina, questa nausea può manifestarsi in qualsiasi momento della giornata ed anche di notte. Non è chiaro a cosa esattamente sia dovuta, ma certamente gli ormoni hanno un qualche ruolo.

I cambiamenti nel seno

Tra la 4° e la settimana, nel seno che sta preparandosi per il momento in cui nascerà il bambino, si possono notare i primi cambiamenti: il seno appare più tenero e più gonfio per effetto dei cambiamenti ormonali; mentre l’aumento della quantità di sangue che scorre al suo interno fa sì che attraverso la pelle si possano scorgere le vene.

Anche intorno alla 11° settimana possono aversi cambiamenti nei capezzoli e nel seno:

  • gli ormoni continuano a far crescere il seno;
  • questo può assumere un colore più scuro,
  • l’areola, l’area intorno al capezzolo, può ingrandirsi;
  • le zone circolari pigmentate che circondano il capezzolo possono diventare di colore più scuro.

I dolori lombari

La donna può avvertire dei dolori (lombari) nella parte inferiore della schiena, già a partire dalle prime settimane di gravidanza. Questo tipo di mal di schiena a volte potrebbe essere anche dovuto ad altri motivi: ad uno stress, alla fatica o ad altri problemi non legati alla gravidanza.

Le donne maggiormente a rischio di dolori lombari sono quelle in sovrappeso e quelle che già prima della gravidanza avevano disturbi alla schiena. I dolori lombari possono protrarsi anche oltre il secondo trimestre.

Mal di testa, sbalzi d’umore, voglie

In gravidanza il mal di testa colpisce molte donne. Nel primo trimestre, spesso colpisce anche quelle che solitamente non soffrono di questo genere di dolori. Normalmente passa da solo dopo il secondo trimestre. La sua causa è legata ai cambiamenti ormonali, in particolare a quelli legati agli estrogeni.

Durante la gravidanza, nella donna si alzano i livelli di estrogeni e di progesterone. Questi aumenti possono incidere anche il suo umore rendendola più emotiva o più reattiva del solito. Gli sbalzi d’umore sono comuni in gravidanza e possono comportare anche depressione, irritabilità, ansia ed euforia.

In questo contesto, si possono inserire anche le famigerate voglie in gravidanza, quegli gli improvvisi, irresistibili, urgenti desideri di assumere un qualche cibo particolare, anche quelli che non apprezzavano particolarmente prima di restare incinte.

Bisogno di urinare spesso

Nelle prime settimane, il bisogno di urinare spesso è legato all’aumento del progesterone. Successivamente al rigonfiamento dell’utero, il quale provoca una compressione della vescica, compressione che comporta appunto l’esigenza di andare in bagno più spesso.

Va però tenuto presente questo bisogno potrebbe essere dovuto anche all’assunzione di maggiori quantità di liquidi o di diuretici, ad infezioni del tratto urinario, al diabete gestazionale.

Stitichezza e gonfiore addominale

Durante il primo trimestre di gravidanza, la stitichezza è un disturbo piuttosto comune. Le sue cause possono essere di diversa natura: ormonali, alimentari, stili di vita. La stitichezza può anche essere dovuta alla compressione dell’intestino oppure al progesterone: per scoprire come combatterla, leggi qui.

Le condizioni appena descritte, oltre che a causare una stitichezza, possono rallentare anche le funzioni digestive e favorire la formazione di gas e dei relativi gonfiori addominali. La stessa stitichezza può anche aumentare i gonfiori addominali.

Avvertenze

Non bisogna dimenticare che i primi sintomi di una gravidanza in corso, a volte sono difficili da individuare, in quanto sono molto soggettivi.

Perciò è bene che ti rivolga al tuo medico di fiducia se ritieni di essere incinta. Lui ti darà tutte le necessarie informazioni e, se del caso, anche dei consigli e delle raccomandazioni: questo nostro articolo ha solo valore informativo e divulgativo.

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