Tachipirina in gravidanza

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Aggiornato il: 9 Settembre 2023
Di Gravidanza360

La Tachipirina®

La Tachipirina® è un farmaco ad azione analgesica ed antipiretica a base di paracetamolo, che viene utilizzato sia da solo sia in associazione ad altre sostanze.

Le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità consigliano di somministrare questo suo principio quando la nostra temperatura corporea supera i 38-38,5°C.(4)

La Tachipirina® viene utilizzata in concreto nel trattamento sintomatico di affezioni febbrili quali,

  • l’influenza,
  • le malattie esantematiche,
  • le affezioni acute del tratto respiratorio,
  • le cefalee,
  • le nevralgie,
  • le mialgie ed altre manifestazioni dolorose di media entità, di varia origine.(3)

Forme farmaceutiche di Tachipirina®

Può essere acquistata senza prescrizione medica sia nelle farmacie che nelle parafarmacie, come pure nei negozi online sotto le seguenti forme.

  • Tachipirina® 500 mg compresse.
  • Tachipirina® 500 mg granulato effervescente.
  • Tachipirina® 125 mg granulato effervescente.
  • Tachipirina® 120 mg/5 ml sciroppo.
  • Tachipirina® 100 mg/ml gocce orali, soluzione.
  • Tachipirina® 125 mg supposte “Prima Infanzia”.
  • Tachipirina® 250 mg supposte “Bambini”.
  • Tachipirina® 500 mg supposte “Bambini”.
  • Tachipirina® 1000 mg supposte “Adulti”.

Per quanto attiene allo Schema Posologia di tutte queste forme del farmaco Tachipirina®, si rinvia al foglietto illustrativo redatto dell’Agenzia del farmaco.

La Tachipirina® in gravidanza

Ecco le cose che è opportuno sapere a questo riguardo.

Tachipirina® viene ritenuta da molti medici come il miglior analgesico da assumere durante la gravidanza nella maggior parte dei casi .(6)

Per molto tempo le donne in gravidanza hanno utilizzatola Tachipirina® senza che poi fossero riscontrati evidenti effetti dannosi sui bambini in via di sviluppo. Ed è per questo motivo che la Tachipirina® viene solitamente consigliata alle donne incinte come l’antidolorifico “di prima scelta”.

Altri farmaci analgesici invece, inclusi quelli da banco venduti senza prescrizione medica,

  • o non hanno dimostrato di essere più sicuri della Tachipirina®;
  • oppure (alcuni di questi) non si sono dimostrati adatti durante fasi specifiche della gravidanza.

Sebbene non sia possibile affermare che un qualche farmaco sia assolutamente sicuro da poter essere usato durante la gravidanza, al momento non ci sono prove circa i possibili danni al bambino causati dalla Tachipirina®.

Ad ogni modo viene generalmente consigliato alle donne incinte di assumere la minore (efficace) dose possibile di Tachipirina®, e solo per il tempo strettamente necessario.

La Tachipirina® viene venduta, sia da sola, sia in combinazione con altri medicinali: ad esempio, nel contesto dei rimedi per il raffreddore e l’influenza. In questi casi é importante che la donna in gravidanza si assicuri che – combinati con la Tachipirina®  – gli altri farmaci possano essere assunti, e che  non assuma una dose di Tachipirina® maggiore di quella quotidiana consigliata.

Lo stato dell’arte

Questo articolo si propone di riassume gli studi scientifici relativi agli effetti della Tachipirina® sul bambino e sulla mamma.

Perciò queste informazioni potranno aiutarti a ponderare il rapporto esistente tra i benefici ed i possibili rischi derivanti dall’uso di Tachipirina®, alcuni dei quali potrebbero dipendere dalla fase attuale della tua gravidanza. Eccoli in dettaglio.

aborto

  • Alcuni studi effettuati sulle donne incinte che avevano assunto paracetamolo hanno riscontrati maggiori rischi di aborto.(9)

difetti congeniti

  • Il corpo e la maggior parte degli organi interni del bambino si formano durante la dodicesima settimana di gravidanza, ed é principalmente durante questo periodo di tempo che alcuni farmaci causano dei difetti congeniti.
  • La maggior parte degli studi condotti fino ad ora ha dimostrato che, rispetto alle donne che non l’avevano assunto, le donne che avevano assunto il paracetamolo durante i primi tre mesi di gravidanza non avevano avuto maggiori probabilità di partorire un bambino affetto da difetti congeniti.
  • Ancorché alcuni studi abbiano ipotizzato che l’utilizzo di paracetamolo in gravidanza possa aumentare le probabilità di partorire figli maschi affetti da criptorchidismo (ovvero la mancata o incompleta discesa dei testicoli), altri studi non sono tuttavia d’accordo con queste conclusioni.(10)
  • Uno studio – recentemente riportato dai media – condotto sui dei topi ha evidenziato come l’uso di paracetamolo in gravidanza possa ridurre nella progenie futura i livelli di testosterone (un ormone che è importante per lo sviluppo dei maschi). Dato che si trattava di uno studio su degli animali, non sappiamo come esso possa essere ricondotto anche alla gravidanza umana.(11)
  • In conclusione, non esiste al momento una prova scientifica circa la possibilità che il paracetamolo possa causare dei difetti congeniti, il criptorchidismo cioè la mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli nel sacco scrotale, o dei cambiamenti dei livelli ormonali.

parto pretermine

  • Si verifica un parto pretermine o prematuro è quando il travaglio ha luogo tra la 22ª settimana e la 37ª settimana di gravidanza.
  • Nel corso di uno studio circa a questo tipo di rischio relativamente alle donne che avevano assunto paracetamolo durante il terzo trimestre, non è stato rilevato un aumento delle probabilità di parto pretermine (prima delle 37ma settimana di gravidanza).

bambino sottopeso alla nascita

  • Un recente studio ha dimostrato che le donne che avevano assunto del paracetamolo nel corso della loro gravidanza, non avevano corso maggiori rischi di partorire un bambino che pesasse alla nascita meno di 2.500 grammi. (12)

parto di un feto morto

  • Secondo uno studio che ha valutato questo effetto, nessun aumento di questo rischio viene associato all’assunzione di paracetamolo in gravidanza.

problemi d’apprendimento o di comportamenti del bambino

  • Il cervello di un bambino continua a svilupparsi fino alla fine della gravidanza.
  • E’ quindi possibile, che ad un qualsiasi stadio della gravidanza, il fatto di assumere specifici farmaci possa avere un effetto duraturo sull’apprendimento o sul comportamento del futuro bambino.
  • Sono attualmente in corso molte ricerche in ordine alla possibili cause dei disturbi riguardanti l’apprendimento ed il comportamento, come i disturbi dello spettro autistico (ASD) e come il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD).(8 ) Si tratta comunque di un’area molto difficile da studiare, e attualmente si hanno poche informazioni scientifiche su questo argomento.
  • Solo poche ricerche hanno preso in esame lo sviluppo, il comportamento e l’apprendimento di bambini le cui madri durante la gravidanza avevano assunto il paracetamolo. Non hanno però ancora fornito prove scientifiche convincenti circa una possibile correlazione tra assunzione di paracetamolo in gravidanza, e problemi relativi all’apprendimento ed ai comportamentali del bambino.
  • Sui media é stato ampiamente riportato che questi studi hanno evidenziato l’esistenza di problemi comportamentali causati dall’assunzione di paracetamolo in gravidanza. Tuttavia sono molti gli esperti che concordano nel dire che mancano sufficienti prove per poter trarre queste conclusioni, e che servirà ancora molta ricerca prima di determinare se le differenze nell’apprendimento e nel comportamento riscontrate da alcuni di questi studi, possano essere collegate all’uso di paracetamolo in gravidanza.

problemi di salute del bambino

  • Alcuni studi scientifici ipotizzano che i bambini che vengono esposti al paracetamolo nell’utero, possano accusare durante l’infanzia maggiori problemi di respirazione oppure sviluppare un’ asma.
  • Altri studi tuttavia non confermano queste conclusioni e, attualmente, non esiste una prova scientifica solida relativamente all’aumento dei rischi che il bambino sviluppi dei problemi respiratori oppure asma a causa dell’uso di paracetamolo in gravidanza.

Per concludere

Se hai delle domande circa l’eventuale utilizzo di Tachipirina® o di altri farmaci nel corso della tua gravidanza, consulta sempre – è per prima cosa – il tuo medico.

Noi abbiamo redatto questo articolo a scopi meramente informativi.

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