Neonato febbre

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Aggiornato il: 9 Settembre 2023
Di Gravidanza360

La temperatura corporea dei neonati

La temperatura dei neonati può subire piccole variazioni anche senza che vi sono ragioni particolari.

Nei loro primi giorni di vita il loro sistema di termoregolazione è infatti ancora in una fase d’assestamento: poi però, nell’arco di una settimana circa la loro temperatura corporea andrà ad assestarsi attorno ai valori normali.

Solitamente non sono sintomatiche di una qualche patologia in corso, per cui se non sono particolarmente rilevanti non c’è da preoccuparsi. Nei casi dubbi è comunque opportuno chiedere consigli al pediatra di fiducia o sottoporre il piccolo a visite mediche.

Dopo una settimana circa, la loro temperatura corporea si va stabilizzare attorno ai 37 gradi con lievissime oscillazioni nell’arco della giornata. I livelli ideali si attestano indicativamente tra i 36,8  ed i 37,2 gradi, quindi entro questo range va considerata normale.

Può anche accadere che, per un qualche loro disturbo, la loro temperatura si alteri ed è perciò importante riuscire ad individuarne la causa.

Le cause delle alterazioni della temperatura nei neonati

Abbiamo detto che durante le sue prime settimane di vita, per varie ragioni un neonato può facilmente andare incontro ad alterazioni della sua temperatura.

  1. ** Per ragioni fisiche, ma anche a causa dell’ambiente in cui vive**: una leggera febbre può essere dovuta anche ad un ambiente troppo riscaldato, e perfino ad un abbigliamento eccessivamente pesante.
    Per tale ragione, è importante evitare di coprire troppo il piccolo, soprattutto quando è in casa è bene mantenere gli ambienti sempre ben aerati e evitare il caldo eccessivo.
  2. Anche una leggera agitazione, dovuta magari ad un sonno non ristoratore od alla fame, può portare a qualche piccola modifica nella temperatura del bambino.
  3. Ovviamente, anche ai neonati può capitare di avere un raffreddore, il che comporta spesso un leggero incremento della temperatura. Non si tratta di un problema che deve preoccupare: basta rivolgersi al proprio pediatra. Per liberare rapidamente il naso del bimbo, saprà consigliare un qualche rimedio naturale, come un aerosol di acqua termale.

Come sapere quando il neonato ha la febbre

Nei primi mesi di vita di un bambino,  una temperatura di almeno 38 gradi viene di norma considerata febbre. Ciò precisato, assieme alla temperatura, è opportuno tener conto anche di diversi altri elementi tra cui,

  • la sua durata (della febbre),
  • la presenza di alcuni sintomi, dal mal di pancia, al vomito, al raffreddore e così via.

Chiaramente un bimbo così piccolo non è in grado di comunicarci ciò che dovremmo sapere al riguardo. Di conseguenza, in presenza di una variazione di temperatura significativa, è sempre opportuno rivolgersi al proprio pediatra di fiducia.

Occorre poi anche tener conto che non è raro il caso in cui un bimbo piccolo abbia una febbre passeggera senza motivi particolarmente preoccupanti.

Spesso la febbre di un neonato provoca nei suoi genitori una forte apprensione – peraltro non sempre motivata.

  1. Come abbiamo detto, a questa età è infatti abbastanza comune una febbre improvvisa, anche piuttosto elevata.
  2. E non è detto che questa sia causata da patologie importanti: anche un semplice raffreddore, un’otite o una lieve influenza, può provocare un significativo rialzo della temperatura corporea del neonato.

Un neonato, che sia sano, che non abbia patologie pregresse, che non abbia malattie croniche, di norma sopporta la febbre senza problemi particolari: i suoi genitori possono aiutarlo solo a ridurre il suo malessere ed il suo disagio.

Cose da fare nel caso di una febbre del neonato

Se si tratta di una febbre che si risolve spontaneamente dopo qualche ora, questa non deve preoccupare perché molto probabilmente non è legata a patologie o ad infezioni.

Ma se al contrario la febbre dovesse persistere e si dovessero notare altri sintomi, come ad esempio una difficoltà a respirare, una sonnolenza, un’inappetenza, vomito o delle eruzioni cutanee, occorre contattare il pediatra oppure, ove non fosse possibile, portare il bimbo al pronto soccorso.

Infatti, potrebbero essere necessari alcuni controlli clinici per poter stabilire quali sono le ragioni del rialzo di temperatura in relazione ai sintomi riscontrati. Comunque in questi casi, in genere è consigliabile,

  • non coprire eccessivamente il neonato che abbia la febbre,
  • se la sua temperatura fosse superiore ai 38,5 gradi, somministrargli eventualmente un antipiretico (in accordo col pediatra, ovviamente).

È importante tener presente che la febbre rappresenta una difesa che il nostro sistema immunitario mette in atto per proteggerci dalle infezioni: per tale ragione è fondamentale l’intervento del pediatra prima di far ricorso ad un farmaco antipiretico: ovviamente anche per quanto attiene alle dosi ed alle modalità della sua somministrazione.

A tutte le mamme viene raccomandato l’allattamento al seno (quando ciò è possibile), in quanto è proprio attraverso il latte materno che vengono trasmessi al bambino gli anticorpi necessari per una sua efficace protezione dalle infezioni e da molte patologie.

Come si può misurare la sua febbre

Soprattutto se allatta al seno, una mamma riesce spesso a riconoscere le variazioni di temperatura del suo bimbo anche senza un termometro, anche perché un neonato con la febbre appare accaldato, con la pelle arrossata e il respiro veloce.

Comunque, la temperatura del piccolo va misurata con la massima precisione anche per dare eventualmente al medico tutte le informazioni che possono essergli utili.

Non è sempre facile misurare la febbre al neonato con un termometro tradizionale, rettale o ascellare: il piccolo soprattutto le prime volte può infastidirsi e mettersi a piangere, complicando così la situazione.

Quelli più adatti per i neonati sono i termometri elettronici dotati di un bulbo flessibile: per misurare la temperatura richiedono poco tempo ed emettono un segnale acustico per facilitare l’operazione di misurazione.

I termometri classici – in vetro ed a mercurio – sono più precisi. Tuttavia sono piuttosto fragili per essere utilizzati con un bimbo. Quindi, anche se è leggermente meno preciso, è preferibile il termometro elettronico: eventualmente facendo diverse misurazioni per esser certi di rilevare la temperatura corretta.

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